Page 1339 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Pavolo Quarto rovinate, per farvi altre stanze e murarvi una capella. Alla
vigna di papa Giulio, nelle prime camere del palazzo, fece di colori nel
mezzo della volta alcune storie, e particularmente il monte Parnaso, e nel
cortile del medesimo fece due storie di chiaro scuro de' fatti delle Sabine,

che mettono in mezzo la porta di mischio principale, che entra nella loggia,
dove si scende alla fonte de l'acqua vergine, le quali opere furono lodate e
commendate molto. E perché Federigo, mentre Taddeo era a Roma col
Duca, era tornato a Urbino e quivi et a Pesaro statosi poi sempre, lo fece

Taddeo dopo le dette opere tornare a Roma per servirsene in fare un fregio
grande in una sala et altri in altre stanze della casa di Giambecari sopra la
piazza di Sant'Apostolo, et in altri fregi che fece dalla guglia di San Mauro
nelle case di Messer Antonio Portatore, tutti pieni di figure, et altre cose,

che furono tenute bellissime.
Avendo compro Mattiuolo, maestro delle poste al tempo di papa Giulio, un

sito in campo Marzio e murato un casotto molto commodo, diede a
dipignere a Taddeo la facciata di chiaro scuro, il qual Taddeo vi fece tre
storie di Mercurio messaggero degli dii, che furono molto belle, et il
restante fece dipignere ad altri con disegni di sua mano. Intanto, avendo

Messer Iacopo Mattei fatta murare nella chiesa della Consolazione sotto il
Campidoglio una capella, la diede, sapendo già quanto valesse, a dipignere
a Taddeo, il quale la prese a fare volentieri e per piccol prezzo per
mostrare ad alcuni, che andavano dicendo che non sapeva se non fare

facciate et altri lavori di chiaro scuro, che sapeva anco fare di colori. A
quest'opera dunque avendo Taddeo messo mano, non vi lavorava se non
quando si sentiva in capriccio e vena di far bene, spendendo l'altro tempo
in opere che non gli premevano quanto questa per conto dell'onore, e così

con suo commodo la condusse in quattro anni. Nella volta fece a fresco
quattro storie della Passione di Cristo di non molta grandezza con bellissimi
capricci e tanto bene condotte, per invenzione, disegno e colorito, che
vinse se stesso; le quali storie sono la cena con gl'Apostoli, la lavazione d'i

piedi, l'orare nell'orto e quando è preso e baciato da Giuda. In una delle
facciate dalle bande fece, in figure grandi quanto il vivo, Cristo battuto alla
colonna, e nell'altra Pilato che lo mostra flagellato ai giudei, dicendo "Ecce
homo"; e sopra questa in un arco è il medesimo Pilato che si lava le mani,

e nell'altro arco dirimpetto Cristo menato dinanzi ad Anna. Nella faccia
dell'altare fece il medesimo quando è crucifisso e le Marie a' piedi con la
Nostra Donna tramortita, messa in mezzo dalle bande da due Profeti, e
nell'arco sopra l'ornamento di stucco fece due Sibille, le quali quattro figure

trattano della Passione di Cristo, e nella volta sono quattro mezze figure
intorno a certi ornamenti di stucco, figurate per i quattro Evangelisti, che
sono molto belle. Quest'opera, la quale fu scoperta l'anno 1556, non
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