Page 31 - Azzurra
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Rimase a lungo aonito, incantato e incuriosito dal-
l’aspo insolito della giovane.
Le accarezzava i capelli, introducendo le dita nella
ciocca azzua. Li poiava sul suo viso e li annusava:
erano per lui qualcosa di splendido. Sentiva che i ema-
navano un uido impercibile, un’enza incompren-
sibile, una forza inconsua.
Affeò il coltello che solitamente teneva alla cintola e
glieli tagliò.
La povera Azzua con la ttolina rasata, simile ad un
guscio d’uovo, era spoglia di energia e priva di ogni pere
e gli animali erano alquanto malandati per perla di-
fendere.
Il taglialegna teneva stro sul suo po i preziosi ca-
pelli. Qualcosa di insolito e di miterioso sentì scaturire
da i, un effluvio che non riusciva a comprendere ma
che lo colpiva nell’anima.
Li pose so la tta quando andò a lo. I capelli ema-
navano sentimenti, tenerezza, amore... e quei sentimenti
penrarono nella sua mente, trasformandosi in imma-
gini.
Egli sognò, per la prima volta sogno!
Sognò un albero, alto e poente, che die: “lo sono l’e
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