Page 12 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 12
queste vite, o che gli artefici da altri che da Voi riconoscessino qualunque
cosa in esse averanno di giovamento o piacere! Quando non pure col
vostro aiuto e favore uscirono da prima et ora di nuovo in luce, ma siete
Voi, ad imitazione degli avoli Vostri, solo padre, signore et unico protettore
di esse nostre arti.
Onde è bene degna e ragionevole cosa, che da quelle sieno fatte in Vostro
servigio et a Vostra eterna e perpetua memoria tante pitture e statue
nobilissime, e tanti maravigliosi edifizii di tutte le maniere. Ma se tutti Vi
siamo, che siamo infinitamente per queste e altre cagioni, obbligatissimi,
quanto più Vi debbo io, che ho da Voi sempre avuto (così al desìo e buon
volere avesse risposto l'ingegno e la mano) tante onorate occasioni di
mostrare il mio poco sapere: che, qualunque egli sia, a grandissimo pezzo
non agguaglia nel suo grado la grandezza dell'animo Vostro, e la
veramente reale magnificenza. Ma che fo io! è pur meglio che così me ne
stia, che io mi metta a tentare quello, che a qualunche e più alto e nobile
ingegno, nonché al mio piccolissimo, sarebbe del tutto impossibile. Accetti
dunque Vostra Eccellenza Illustrissima questo mio, anzi pur Suo, libro delle
vite degli artefici del disegno, et a somiglianza del grande Iddio più
all'animo mio et alle buone intenzioni che all'opera riguardando, da me
prenda ben volentieri, non quello che io vorrei e doverrei, ma quello che io
posso.
Di Fiorenza, alli 9 di gennaio 1568.
Di Vostra Eccellenzia Illustrissima obligatissimo servitore
GIORGIO VASARI
ALLO ILLUSTRISSIMO ED ECCELLENTISSIMO SIGNORE IL SIGNOR COSIMO
DE' MEDICI DUCA DI FIORENZA SIGNORE MIO OSSERVANDISSIMO
Poi che la Eccellenzia Vostra, seguendo in ciò l'orme degli Illustrissimi Suoi
progenitori e da la naturale magnanimità Sua incitata e spinta, non cessa
di favorire e d'esaltare ogni sorte di virtù, dovunque ella si truovi, et ha
spezialmente protezzione dell'arti del disegno, inclinazione agli artefici
d'esse, cognizione e diletto delle belle e rare opere loro, penso che non Le
sarà se non grata questa fatica presa da me di scriver le vite, i lavori, le
maniere e le condizioni di tutti quelli che essendo già spente, l'hanno