Page 1601 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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L'AUTORE AGL'ARTEFICI DEL DISEGNO
Onorati e nobili artefici, a pro e comodo de' quali principalmente io a così
lunga fatica, la seconda volta messo mi sono, io mi veggio, col favore et
aiuto della divina grazia, avere quello compiutamente fornito che io nel
principio della presente mia fatica promisi di fare. Per la qual cosa Iddio
primieramente et appresso i miei signori ringraziando, che mi hanno onde
io abbia ciò potuto fare comodamente conceduto, è da dare alla penna et
alla mente faticata riposo, il che farò tosto che arò detto alcune cose
brievemente.
Se adunque paresse ad alcuno che, talvolta, in scrivendo fussi stato anzi
lunghetto et alquanto prolisso, l'avere io voluto più che mi sia stato
possibile essere chiaro, e davanti altrui mettere le cose in guisa, che quello
che non s'è inteso, o io non ho saputo dire così alla prima, sia per ogni
modo manifesto. E se quello che una volta si è detto è talora stato in altro
luogo replicato, di ciò due sono state le cagioni: l'avere così richiesto la
materia di cui si tratta, e l'avere io nel tempo che ho rifatta e si è l'opera
ristampata, interrotto più d'una fiata per ispazio non dico di giorni, ma di
mesi, lo scrivere, o per viaggi, o per soprabondanti fatiche, opere di
pitture, disegni e fabriche; sanzaché a un par mio (il confesso liberamente)
è quasi impossibile guardarsi da tutti gl'errori.
A coloro ai quali paresse che io avessi alcuni o vecchi o moderni troppo
lodato, e che facendo comparazione da essi vecchi a quelli di questa età,
se ne ridessero, non so che altro mi rispondere se non che intendo avere
sempre lodato non semplicemente, ma, come s'usa dire, secondo che et
avuto rispetto ai luoghi, tempi et altre somiglianti circonstanze; e nel vero,
come che Giotto fusse, poniam caso, ne' suoi tempi lodatissimo, non so
quello che di lui e d'altri antichi si fusse detto, se fussi stato al tempo del
Buonarruoto; oltre che gl'uomini di questo secolo, il quale è nel colmo della
perfezzione, non sarebbono nel grado che sono, se quelli non fussero prima
stati tali e quel che furono innanzi a noi, et insomma credasi che quello che
ho fatto in lodare, o biasimare, non l'ho fatto malagevolmente, ma solo per
dire il vero, o quello che ho creduto che vero sia. Ma non si può sempre
aver in mano la bilancia dell'orefice, e chi ha provato che cosa è lo scrivere,
e massimamente dove si hanno a fare comparazioni, che sono di loro
natura odiose, o dar giudizio, mi averà per iscusato.
E ben so io quante sieno le fatiche, i disagi et i danari che ho speso in molti
anni dietro a quest'opera. E sono state tali e tante le difficultà che ci ho