Page 1599 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 1599





Badia di Fiorenza dipingo similmente una tavola, che è vicina al fine, d'una
Assunzione di Nostra Donna, e gl'Apostoli in figure maggiori del vivo, con
altre figure dalle bande, e storie et ornamenti intorno, in nuovo modo
accomodati. E perché il signor Duca, veramente in tutte le cose

eccellentissimo, si compiace non solo nell'edificazioni de' palazzi, città,
fortezze, porti, logge, piazze, giardini, fontane, villaggi, et altre cose
somiglianti, belle, magnifiche et utilissime, e comodo de' suoi popoli, ma
anco sommamente in far di nuovo e ridurre a miglior forma e più bellezza,

come catolico prencipe, i tempii e le sante chiese di Dio, a imitazione del
gran re Salamone, ultimamente ha fattomi levare il tramezzo della chiesa
di Santa Maria Novella, che gli toglieva tutta la sua bellezza, e fatto un
nuovo coro e ricchissimo dietro l'altare maggiore, per levar quello che

occupava nel mezzo gran parte di quella chiesa; il che fa parere quella una
nuova chiesa bellissima, come è veramente. E perché le cose, che non
hanno fra loro ordine e proporzione, non possono eziandio essere belle
interamente, ha ordinato che nelle navate minori si facciano, in guisa che

corrispondano al mezzo degl'archi, e fra colonna e colonna, ricchi
ornamenti di pietre con nuova foggia, che servino con i loro altari in mezzo
per cappelle e sieno tutte d'una o due maniere. E che poi nelle tavole che
vanno dentro a' detti ornamenti, alte braccia sette e larghe cinque, si

facciano le pitture a volontà e piacimento de' padroni di esse cappelle.
In uno dunque di detti ornamenti di pietra, fatti con mio disegno, ho fatto

per monsignor reverendissimo Alessandro Strozzi vescovo di Volterra, mio
vecchio et amorevolissimo padrone, un Cristo crucifisso, secondo la visione
di Santo Anselmo, cioè con sette virtù, senza le quali non possiamo salire
per sette gradi a Gesù Cristo, et altre considerazioni fatte dal medesimo

maestro Andrea Pasquali, medico del signor Duca, ho fatto in uno di detti
ornamenti la Ressurrezione di Gesù Cristo in quel modo che Dio mi ha
inspirato, per compiacere esso maestro Andrea mio amicissimo. Il
medesimo ha voluto che si faccia questo gran Duca nella chiesa

grandissima di Santa Croce di Firenze: cioè che si lievi il tramezzo, si faccia
il coro dietro l'altar maggiore, tirando esso altare alquanto innanzi e
ponendovi sopra un nuovo ricco tabernacolo per lo Santissimo Sacramento,
tutto ornato d'oro, di storie e di figure; et oltre ciò, che nel medesimo

modo che si è detto di Santa Maria Novella, vi si faccino quattordici
cappelle a canto al muro, con maggior spesa et ornamento che le su dette,
per essere questa chiesa molto maggiore che quella. Nelle quali tavole,
accompagnando le due del Salviati e Bronzino, ha da essere tutti i

principali misterii del Salvatore dal principio della sua Passione insino a che
manda lo Spirito Santo sopra gl'Apostoli. La quale tavola della missione
dello Spirito Santo, avendo fatto il disegno delle cappelle et ornamenti di
   1594   1595   1596   1597   1598   1599   1600   1601   1602