Page 1519 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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marmo et un Moisè maggiore del vivo, il quale fu posto nella chiesa di San
Lorenzo. Et appresso, fatta che ebbe una Cerere di marmo, che fu posta
sopra la porta della casa d'Ansaldo Grimaldi, fece sopra la porta della
Cazzuola di quella città una statua di Santa Caterina grande quanto il
naturale, e dopo le tre Grazie con quattro putti di marmo, che furono
mandati in Fiandra al gran scudiero di Carlo Quinto imperatore insieme con
un'altra Cerere grande quanto il vivo. Avendo Guglielmo in sei anni fatte
quest'opere, l'anno 1537 si condusse a Roma, dove da Giovan Iacomo suo
zio fu molto raccomandato a fra' Bastiano pittore viniziano suo amico, acciò
esso il raccomandassi, come fece, a Michelagnolo Buonarruoti, il quale
Michelagnolo veggendo Guglielmo fiero e molto assiduo alle fatiche,
cominciò a porgli affezione, et innanzi a ogni altra cosa gli fece restaurare
alcune cose antiche in casa Farnese, nelle quali si portò di maniera, che
Michelagnolo lo mise al servigio del Papa, essendosi anco avuto prima
saggio di lui in una sepoltura, che avea condotta dalle Botteghe Oscure per
la più parte di metallo al vescovo Sulisse, con molte figure e storie di basso
rilievo, cioè le Virtù cardinali et altre fatte con molta grazia, et oltre a
quelle la figura di esso Vescovo, che poi andò a Salamanca in Ispagna.
Mentre dunque Guglielmo andava restaurando le statue, che sono oggi nel
palazzo de' Farnesi nella loggia che è dinanzi alla sala di sopra, morì l'anno
1547 fra' Bastiano viniziano, che lavorava come s'è detto l'uffizio del
Piombo, onde tanto operò Guglielmo col favore di Michelagnolo e d'altri col
Papa, che ebbe il detto uffizio del Piombo, con carico di fare la sepoltura di
esso papa Paulo Terzo, da porsi in San Piero. Dove con miglior disegno
s'accomodò nel modello delle storie e figure delle Virtù teologiche e
cardinali, che aveva fatto per lo detto vescovo Sulisse, mettendo in su'
canti quattro putti in quattro tramezzi e quattro cartelle, e facendo oltre ciò
di metallo la statua di detto Pontefice a sedere in atto di pace; la quale
statua fu alta palmi diciassette. Ma dubitando per la grandezza del getto
che il metallo non raffreddasse, onde ella non riuscisse, messe il metallo
nel bagno da basso, per venire aberevando di sotto in sopra. E con questo
modo inusitato venne quel getto benissimo e netto come era la cera, onde
la stessa pelle, che venne dal fuoco, non ebbe punto bisogno d'essere
rinetta, come in essa statua può vedersi, la quale è posta sotto i primi
archi che reggono la tribuna del nuovo San Piero.
Avevano a essere messe a questa sepoltura, la quale secondo un suo
disegno doveva essere isolata, quattro figure, che egli fece di marmo con
belle invenzioni, secondo che gli fu ordinato da Messer Annibale Caro, che
ebbe di ciò cura dal Papa e dal cardinal Farnese. Una fu la Giustizia, che è
una figura nuda sopra un panno a giacere, con la cintura della spada
attraverso al petto, e la spada ascosa; in una mano ha i fasci della Iustizia