Page 1520 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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consolare e nell'altra una fiamma di fuoco, è giovane nel viso, ha i capegli
avvolti, il naso aquilino e d'aspetto sensitivo. La seconda fu la Prudenza in
forma di matrona, d'aspetto giovane, con uno specchio in mano, un libro
chiuso, e parte ignuda e parte vestita. La terza fu l'Abbondanza, una donna

giovane, coronata di spighe, con un corno di dovizia in mano e lo staio
antico nell'altra, et in modo vestita, che mostra l'ignudo sotto i panni.
L'ultima e quarta fu la Pace, la quale è una matrona con un putto, che ha
cavato gl'occhi e col caduceo di Mercurio. Fecevi similmente una storia pur

di metallo e con ordine del detto Caro, che aveva a essere messa in opera
con due fiumi, l'uno fatto per un lago e l'altro per un fiume, che è nello
stato de' Farnesi. Et oltre a tutte queste cose, vi andava un monte pieno di
gigli con l'arco vergine. Ma tutto non fu poi messo in opera, per le cagioni

che si sono dette nella vita di Michelagnolo. E si può credere che come
queste parti in sé son belle e fatte con molto giudizio, così sarebbe riuscito
il tutto insieme, tuttavia l'aria della piazza è quella che dà il vero lume e fa
far retto giudizio dell'opere.

Il medesimo fra' Guglielmo ha condotto nello spazio di molti anni
quattordici storie per farle di bronzo, della vita di Cristo, ciascuna delle

quali è larga palmi quattro et alta sei, eccetto però una, che è palmi dodici
alta e larga sei, dove è la Natività di Gesù Cristo con bellissime fantasie di
figure; nell'altre tredici sono: l'andata di Maria con Cristo putto in
Ierusalem in su l'asino, con due figure di gran rilievo e molte di mezzo e

basso; la Cena con tredici figure ben composte et un casamento
ricchissimo; il lavare i piedi ai discepoli; l'orare nell'orto con cinque figure
et una turba da basso molto varia; quando è menato ad Anna, con sei
figure grandi, e molte di basso et un lontano; lo essere battuto alla

colonna; quando è coronato di spine; l'Ecce homo; Pilato che si lava le
mani; Cristo che porta la croce, con quindici figure et altre lontane, che
vanno al Monte Calvario; Cristo crucifisso, con diciotto figure, e quando è
levato di croce. Le quali tutte istorie, se fussono gettate, sarebbono una

rarissima opera, veggendosi che è fatta con molto studio e fatica. Aveva
disegnato papa Pio Quarto farle condurre per una delle porte di San Piero,
ma non ebbe tempo, sopravenuto dalla morte. Ultimamente ha condotto
fra' Guglielmo modelli di cera per tre altari di San Piero, Cristo deposto di

croce, il ricevere Pietro le chiavi della Chiesa e la venuta dello Spirito
Santo, che tutte sarebbono belle storie.

Insomma ha costui avuto et ha occasione grandissima di affaticarsi e fare
dell'opere, avenga che l'uffizio del Piombo è di tanto gran rendita, che si
può studiare et affaticarsi per la gloria, il che non può fare chi non ha tante

comodità. E nondimeno non ha condotto fra' Guglielmo opere finite dal
1547 infino a questo anno 1567, ma è proprietà di chi ha quell'uffizio
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