Page 1535 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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finito, per esser vecchi, di operare et altri, che son giovani che si vanno
sperimentando, i quali faranno conoscersi più con le opere che con gli
scritti. E perché ancor vive et opera Adoni Doni d'Ascesi, del quale se bene
feci memoria di lui nella vita di Cristofano Gherardi, dirò alcune
particolarità dell'opere sue, quali et in Perugia e per tutta l'Umbria, e
particolarmente in Fuligno sono molte tavole, ma l'opere sue migliori sono
in Ascesi a Santa Maria degl'Angeli nella cappelletta dove morì San
Francesco, dove sono alcune storie de' fatti di quel Santo lavorate a olio
nel muro, le quali son lodate assai, oltre che ha nella testa del refettorio di
quel convento lavorato a fresco la Passione di Cristo, oltre a molte opere
che gli han fatto onore; e lo fanno tenere e cortese e liberale la gentilezza
e cortesia sua.
In Orvieto sono ancora di quella cura dua giovani, uno pittore chiamato
Cesare del Nebbia e l'altro scultore..., ambidua per una gran via da far che
la loro città che fino a oggi ha chiamato del continuo a ornarla maestri
forestieri, che seguitando i princìpi che hanno presi, non aranno a cercar
più d'altri maestri.
Lavora in Orvieto in Santa Maria, Duomo di quella città, Niccolò dalle
Pomarancie, pittore giovane, il quale avendo condotto una tavola dove
Cristo resuscita Lazzaro, ha mostro insieme con altre cose a fresco di
racconciar nome apresso agli altri su detti. E perché de' nostri maestri
italiani [le] vite siano alla fine, dirò solo che avendo sentito non minore un
Lodovico scultore fiorentino, quale in Inghilterra et in Bari ha fatto,
secondo che m'è detto, cose notabili, per non aver io trovato qua né
parenti, né cognome, né visto l'opere sue, non posso come vorrei farne
altra memoria che questa del nominarlo.