Page 1544 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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fece il Bronzino nella volta un partimento, con putti bellissimi e quattro
figure, ciascuna delle quali volta i piedi alle facce, San Francesco, San
Ieronimo, San Michelagnolo e San Giovanni, condotte tutte con diligenzia
et amore grandissimo. E nell'altre tre facce (due delle quali sono rotte dalla

porta e dalla finestra) fece tre storie di Moisè, cioè una per faccia. Dove è
la porta fece la storia delle bisce, o vero serpi, che piovono sopra il popolo,
con molte belle considerazioni di figure morse, che parte muoiono, parte
sono morte, et alcune guardando nel serpente di bronzo guariscono.

Nell'altra, cioè nella faccia della finestra, è la pioggia della manna, e
nell'altra faccia intera quando passa il Mare Rosso e la sommersione di
Faraone, la quale storia è stata stampata in Anversa; et insomma questa
opera, per cosa lavorata in fresco, non ha pari et è condotta con tutto

quella diligenza e studio che si poté maggiore. Nella tavola di questa
cappella, fatta a olio, che fu posta sopra l'altare, era Cristo deposto di
croce in grembo alla madre; ma ne fu levata dal duca Cosimo per
mandarla, come cosa rarissima, a donare a Gran Vela, maggiore uomo che

già fusse appresso Carlo Quinto imperadore. In luogo della qual tavola ne
ha fatto una simile il medesimo e postala sopra l'altare in mezzo a due
quadri non manco belli che la tavola, dentro i quali sono l'angelo Gabriello
e la Vergine da lui annunziata. Ma in cambio di questi, quando ne fu levata

la prima tavola, erano un San Giovanni Batista et un San Cosimo, che
furono messi in guardaroba quando la signora Duchessa, mutato pensiero,
fece fare questi altri due. Il signor Duca, veduta in queste et altre opere
l'eccellenza di questo pittore, e particolarmente che era suo proprio ritrarre

dal naturale quanto con più diligenzia si può imaginare, fece ritrarre sé,
che allora era giovane, armato tutto d'arme bianche e con una mano sopra
l'elmo, in un altro quadro la signora Duchessa sua consorte, et in un altro
quadro il signor don Francesco loro figliuolo e prencipe di Fiorenza. E non

andò molto che ritrasse, sì come piacque a lei, un'altra volta la detta
signora Duchessa, in vario modo dal primo, col signor don Giovanni suo
figliuolo appresso. Ritrasse anche la Bia fanciulletta e figliuola naturale del
Duca; e dopo, alcuni di nuovo et altri la seconda volta, tutti i figliuoli del

Duca, la signora donna Maria, grandissima fanciulla, bellissima veramente,
il prencipe don Francesco, il signor don Giovanni, don Garzia e don Arnaldo
in più quadri, che tutti sono in guardaroba di sua eccellenzia insieme con
ritratto di don Francesco di Tolledo, della signora Maria madre del Duca e

d'Ercole Secondo duca di Ferrara con altri molti.
Fece anco in palazzo quasi ne' medesimi tempi, due anni alla fila per

carnovale, due scene e prospettive per comedie, che furono tenute
bellissime. Fece un quadro di singolare bellezza, che fu mandato in Francia
al re Francesco, dentro al quale era una Venere ignuda con Cupido che la
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