Page 649 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 649
VITA DI MARIOTTO ALBERTINELLI PITTOR FIORENTINO
Mariotto Albertinelli, familiarissimo e cordialissimo amico e, si può dire, un
altro fra' Bartolomeo, non solo per la continua conversazione e pratica, ma
ancora per la simiglianza della maniera mentre che egli attese da dovero
all'arte, fu figliuolo di Biagio di Bindo Albertinelli, il quale levatosi di età
d'anni 20 dal battiloro, dove in fino a quel tempo aveva dato opra, ebbe i
primi principi della pittura in bottega di Cosimo Rossegli, nella quale prese
tal domestichezza con Baccio dalla Porta, che erono un'anima et un corpo,
e fu tra loro tal fratellanza, che quando Baccio partì da Cosimo per far l'arte
da sé come maestro, anche Mariotto se n'andò seco, dove alla Porta San
Piero Gattolini l'uno e l'altro molto tempo dimorarono, lavorando molte
cose insieme; e perché Mariotto non era tanto fondato nel disegno quanto
era Baccio, si diede allo studio di quelle anticaglie che erano allora in
Fiorenza, la magior parte e le migliori delle quali erano in casa Medici; e
disegnò assai volte alcuni quadretti di mezzo rilievo, che erano sotto la
loggia nel giardino di verso San Lorenzo, che in uno è Adone con un cane
bellissimo et in un altro duoi ignudi, un che siede et ha a' piedi un cane,
l'altro è ritto con le gambe sopra poste che s'appoggia ad un bastone, che
sono miracolosi; e parimente due altri di simil grandezza: in uno de' quali
sono due putti, che portano il fulmine di Giove, nell'altro è uno ignudo
vecchio, fatto per l'occasione, che ha le ali sopra le spalle et a' piedi,
ponderando con le mani un par di bilance; et oltre a questi era quel
giardino tutto pieno di torsi di femine e maschi che erano non solo lo studio
di Mariotto, ma di tutti gli scultori e pittori del suo tempo, che una buona
parte n'è oggi nella guardaroba del Duca Cosimo et una altra nel
medesimo luogo come i dua torsi di Marsia; e le teste sopra le finestre e
quelle degli imperatori sopra le porte; a queste anticaglie studiando
Mariotto fece gran profitto nel disegno e prese servitù con madonna
Alfonsina, madre del Duca Lorenzo, la quale, perché Mariotto attendesse a
farsi valente, gli porgeva ogni aiuto.
Costui dunque tramezzando il disegnare col colorire si fé assai pratico
come aparì in alcuni quadri che fece per quella signora, che furno mandati
da lei a Roma a Carlo e Giordano Orsini, che vennono poi nelle mani di
Cesar Borgia. Ritrasse madonna Alfonsina di naturale molto bene, e gli
pareva avere trovato per quella familiarità la ventura sua; ma essendo
l'anno 1494, che Piero de' Medici fu bandito, mancatogli quell'aiuto e
favore, ritornò Mariotto alla stanza di Baccio dove attese più assiduamente
a far modegli di terra et a studiare, et affaticatosi intorno al naturale et a