Page 645 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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dimorò molto tempo che, da Giovan Batista della Palla comprato, fu
mandato al re di Francia.

Aveva preso collera fra' Bartolomeo con i legnaioli che gli facevano alle
tavole e quadri gli ornamenti i quali avevan per costume come hanno
anche oggi di coprire con i battitoi delle cornici sempre uno ottavo delle
figure, là dove fra' Bartolomeo deliberò di trovare una invenzione di non

fare alle tavole ornamenti et a questo San Bastiano fece fare la tavola in
mezzo tondo e vi tirò una nicchia in prospettiva che par di rilievo incavata
nella tavola; e così, con le cornici dipinte a torno, fece ornamento a la
figura di mezzo; et il medesimo fece al nostro San Vincenzio et al San

Marco che si dirà di sotto al San Vincenzio. Fece sopra l'arco d'una porta
per andare in sagrestia in legno a olio un San Vincenzio dell'ordine loro che
figurando quello predicar del giudizio si vede negli atti e nella testa
particularmente quel terrore e quella fierezza, che sogliono essere nelle

teste de' predicanti quando più s'affaticano con le minacce de la giustizia di
Dio di ridurre gli uomini, ostinati nel peccato, a la vita perfetta; di maniera
che non dipinta, ma vera e viva apparisce questa figura a chi la considera
attentamente, con sì gran rilievo è condotto; et è peccato che si guasta e

crepa tutta, per esser lavorata in su la colla fresca i color freschi, come
dissi dell'opere di Piero Perugino, nelli Ingesuati.

Vennegli capriccio, per mostrare che sapeva fare le figure grandi, sendogli
stato detto che aveva maniera minuta, di porre ne la faccia, dove è la
porta del coro, il San Marco Evangelista, figura di braccia cinque in tavola

condotta con bonissimo disegno e grande eccellenzia. Tornato poi da
Napoli Salvador Billi, mercatante fiorentino, inteso la fama di fra'
Bartolomeo e visto l'opere sue, li fece fare una tavola, dentrovi Cristo
Salvatore, alludendo al nome suo, et i quattro Evangelisti che lo
circondano, dove sono ancora due putti a' piè che tengono la palla del

mondo, i quali di tenera e fresca carne benissimo sono condotti come
l'altra opera tutta; sonvi ancora due profeti molto lodati. Questa tavola è
posta nella Nunziata di Fiorenza sotto l'organo grande, che così volle

Salvadore; et è cosa molto bella e dal frate con grande amore e con gran
bontà finita, la quale ha intorno l'ornamento di marmi, tutto intagliato per
le mani di Piero Rossegli. Dopo, avendo egli bisogno di pigliare aria, il
priore allora amico suo lo mandò fuora ad un lor monasterio, nel quale,
mentre che egli stette, accompagnò ultimamente per l'anima e per la casa

l'operazione de le mani alla contemplazion de la morte. E fece a San
Martino in Lucca una tavola dove a' piè d'una Nostra Donna è uno
agnoletto, che suona un liuto, insieme con Santo Stefano e San Giovanni,

con bonissimo disegno e colorito, mostrando in quella la virtù sua.
Similmente in San Romano fece una tavola in tela, dentrovi una Nostra
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