Page 1061 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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altri, non mi distenderò in questo, dirò bene alcune cose delle qualità delle
girandole. Il tutto adunque si fa di legname, con spazii larghi che spuntino
in fuori da piè, acciò che i raggi, quando hanno avuto fuoco, non accendano
gl'altri, ma s'alzino mediante le distanze a poco a poco del pari, e
secondando l'un l'altro, empiano il cielo del fuoco, che è nelle grillande da
sommo e da piè; si vanno, dico, spartendo larghi acciò non abrucino a un
tratto, e facciano bella vista. Il medesimo fanno gli scoppi, i quali, stando
legati a quelle parti ferme della girandola, fanno bellissime gazzarre. Le
trombe similmente vanno accomodando negli ornamenti e si fanno uscire
le più volte per bocca di maschere o d'altre cose simili, ma l'importanza sta
nell'accomodarla in modo che i lumi, che ardono in certi vasi, durino tutta
la notte e faccino la piazza luminosa. Onde tutta l'opera è guidata da un
semplice stoppino, che bagnato in polvere piena di solfo et acquavita a
poco a poco camina ai luoghi, dove egli ha di mano in mano a dar fuoco,
tanto che abbia fatto tutto. E perché si figurano, come ho detto, varie cose,
ma che abbino che fare alcuna cosa col fuoco e sieno sottoposte agli
incendii et era stata fatta molto inanzi la città di Soddoma e Lotto con le
figliuole, che di quella uscivano, et altra volta Gerione con Virgilio e Dante
addosso, sì come da esso Dante si dice nell'Inferno, e molto prima Orfeo
che traeva seco da esso Inferno Euridice et altre molte invenzioni, ordinò
sua eccellenza che non certi fantocciai, che avevano già molt'anni fatto
nelle girandole mille gofferie, ma un maestro eccellente facesse alcuna
cosa che avesse del buono, perché datane cura al Tribolo, egli con quella
virtù et ingegno che aveva l'altre cose fatto, ne fece una in forma di tempio
a otto facce bellissimo, alta tutta con gl'ornamenti venti braccia. In qual
tempio egli finse che fusse quello della Pace, facendo in cima il simulacro
della Pace, che metta fuoco in un gran monte d'arme che aveva a' piedi. Le
quali armi, statua della Pace e tutte altre figure, che facevano essere
quella machina bellissima, erano di cartoni, terra e panni incollati, acconci
con arte grandissima, erano, dico, di cotali materie, acciò l'opera tutta
fusse leggera, dovendo essere da un canapo doppio, che traversava la
piazza in alto, sostenuta per molto spazio alta da terra. Ben è vero che,
essendo stati acconci dentro i fuochi troppo spessi e le guide degli stopini
troppo vicine l'una all'altra, che datole fuoco, fu tanta la veemenza
dell'incendio e grande e subita vampa, che ella si accese tutta a un tratto
et abbruciò in un baleno, dove aveva a durare ad ardere un'ora al meno. E,
che fu peggio, attaccatosi fuoco al legname et a quello che dovea
conservarsi, si abbruciarono i canapi et ogni altra cosa a un tratto, con
danno non piccolo e poco piacere de' popoli. Ma quanto apartiene all'opera,
ella fu la più bella che altra girandola la quale insino a quel tempo fusse
stata fatta già mai.