Page 1065 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI PIERINO DA VINCI SCULTORE



Benché coloro si sogliono celebrare i quali hanno virtuosamente adoperato
alcuna cosa, nondimeno se le già fatte opere da alcuno mostrano le non
fatte, che molte sarebbono state e molto più rare, se caso inopinato e fuor

dell'uso comune non accadeva che le 'nterroppe, certamente costui, ove sia
chi dell'altrui virtù voglia essere giusto estimatore, così per l'una come per
l'altra parte e per quanto e' fece, e per quel che fatto arebbe, meritamente

sarà lodato e celebrato. Non doverranno addunque al Vinci scultore
nuocere i pochi anni che egli visse e torgli le degne lode nel giudizio di
coloro che dopo noi verranno, considerando che egli allora fioriva e d'età e
di studii, quando quel che ognuno ammira, fece e diede al mondo, ma era
per mostrarne più copiosamente i frutti, se tempesta nimica i frutti e la

pianta non isveglieva.

Ricordomi d'aver altra volta detto che nel castello di Vinci nel Valdarno di
sotto fu ser Piero padre di Lionardo da Vinci pittore famosissimo. A questo
ser Piero nacque, dopo Lionardo, Bartolomeo ultimo suo figliuolo, il quale
standosi a Vinci e venuto in età, tolse per moglie una delle prime giovane
del castello. Era desideroso Bartolomeo d'avere un figliuol mastio, e

narrando molte volte alla moglie la grandezza dell'ingegno che aveva
avuto Lionardo suo fratello, pregava Iddio che la facesse degna che per
mezzo di lei nascesse in casa sua un altro Lionardo, essendo quello già

morto. Natogli adunque in breve tempo, secondo il suo desiderio, un
grazioso fanciullo, gli voleva porre il nome di Lionardo, ma consigliato da'
parenti a rifare il padre, gli pose nome Piero. Venuto nell'età di tre anni,
era il fanciullo di volto bellissimo e ricciuto e molta grazia mostrava in tutti
i gesti e vivezza d'ingegno mirabile. In tanto che venuto a Vinci et in casa

Bartolomeo alloggiato maestro Giuliano del Carmine, astrologo eccellente,
e seco un prete chiromante, che erano amendue amicissimi di Bartolomeo,
e guardata la fronte e la mano del fanciullo, predissono al padre,

l'astrologo e 'l chiromante insieme, la grandezza dell'ingegno suo e che egli
farebbe in poco tempo profitto grandissimo nell'arti mercuriali, ma che
sarebbe brevissima la vita sua. E troppo fu vera la costor profezia, perché
nell'una parte e nell'altra (bastando in una), nell'arte e nella vita si volle
adempiere.

Crescendo di poi Piero, ebbe per maestro nelle lettere il padre, ma da sé

senza maestro, datosi a disegnar et a fare cotali fantoccini di terra, mostrò
che la natura e la celeste inclinazione conosciuta dall'astrologo e dal
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