Page 1432 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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dalla banda dove va il tetto, che comincia a volgersi sopra un basamento
alto palmi 25 e mezzo, il quale ha da piè un basamento che ha di getto
palmi dua, e così la cimasa da capo, la coperta o tetto, della quale e'
disegnava coprirla del medesimo piombo che è coperto oggi il tetto del
vecchio San Piero, che fa 16 vani da sodo a sodo che cominciono dove
finiscono le due colonne che gli mettono in mezzo, ne' quali faceva per
ciascuno nel mezzo dua finestre per dar luce al vano di mezzo, dove è la
salita delle scale fra le dua volte che sono 32 in tutto. Queste, per via di
mensole che reggano un quarto tondo, faceva, sportando fuor, tetto di
maniera che difendeva dall'acque piovane l'alta e nuova vista, et a ogni
dirittura e mezzo de' sodi delle due colonne sopra dove finiva il cornicione,
si partiva la sua costola per ciascuno allargando da piè e stringendo da
capo: in tutto 16 costole larghe palmi cinque, nel mezzo delle quali era un
canale quadro largo un palmo e mezzo, dov'era drentovi fa[tta] una scala
di scaglioni alti un palmo incirca, per le quali si saliva per quelle e
scendeva dal piano dove per infino in cima dove comincia la lanterna.
Questi vengano fatti di trivertino e murati a cassetta per[ché] le
commettiture si difendino dall'acque e dai diacci per l'amore delle pioggie.
Fa il disegno della lanterna nella medesima diminuzione che fa tutta
l'opera, che battendo le fila alla circunferenza viene ogni cosa a diminuire
del pari et a rilevar su con la medesima misura un tempio stietto di
colonne tonde a dua a dua, come sta di sotto quelle ne' sodi ribattendo i
suoi pilastri per potere caminare a torno a torno e vedere per i mezzi fra i
pilastri dove sono le finestre, il didrento della tribuna e della chiesa; et
architrave, fregio e cornice di sopra girava in tondo, risaltando sopra la dua
colonne alla dirittura delle quali si muovono sopra quelle alcuni viticci che
tramezzati da certi nicchioni insieme vanno a trovare il fine della
pergamena, che comincia a voltarsi e stringersi un terzo della altezza, a
uso di piramide tondo, fino alla palla, [che] dove va questo finimento
ultimo va la croce. Molti particulari e minuzie potrei aver conto, come di
sfogatoi per i tremuoti, acquidotti, lumi diversi et altre comodità, che le
lasso poi che l'opera non è al suo fine, bastando aver tocco le parti
principali il meglio che ho possuto. Ma perché tutto è in essere e si vede,
basta aver così brevemente fattone uno schizzo che è gran lume a chi non
vi ha nessuna cognizione.
Fu la fine di questo modello fatto con grandissima satisfazione non solo di
tutti gli amici suoi, ma di tutta Roma, et il fermamento e stabilimento di
quella fabbrica. Seguì che morì Paulo Quarto e fu creato dopo lui Pio
Quarto, il quale facendo seguitare di murare il palazzetto del bosco di
Belvedere a Pirro Ligorio restato architetto del palazzo, fece offerte e
carezze assai a Michelagnolo. Il motu proprio avuto prima da Paulo Terzo,