Page 1433 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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e da Iulio Terzo e Paulo Quarto sopra la fabbrica di San Piero, gli confermò
e gli rendé una parte delle entrate e provisioni tolte da Paulo Quarto,
adoperandolo in molte cose delle sue fabriche, et a quella di S. Piero nel
tempo suo fece lavorare gagliardamente. Particolarmente se ne servì nel
fare un disegno per la sepoltura del marchese Marignano suo fratello, la
quale fu allogata da Sua Santità per porsi nel Duomo di Milano al cavalier
Lione Lioni aretino, scultore eccellentissimo, molto amico di Michelagnolo,
che a suo luogo si dirà della forma di questa sepoltura. Et in quel tempo il
cavaliere Lione ritrasse in una medaglia Michelagnolo molto vivacemente,
et a compiacenza di lui gli fece nel rovescio un cieco guidato da un cane
con queste lettere attorno: "Docebo iniquos vias tuas et impii ad te
convertentur". E perché gli piacque assai gli donò Michelagnolo un modello
d'uno Ercole che scoppia Anteo, di sua mano, di cera con certi suoi disegni.
Di Michelagnolo non ci è altri ritratti che duoi di pittura, uno di mano del
Bugiardino e l'altro di Iacopo del Conte, et uno di bronzo di tutto rilievo
fatto da Daniello Ricciarelli e questo del cavalier Lione, da e' quali se n'è
fatte tante copie, che n'ho visto in molti luoghi di Italia e fuori assai
numero.
Andò il medesimo anno Giovanni cardinale de' Medici, figliuolo del duca
Cosimo, a Roma, per il cappello a Pio Quarto, e convenne, come suo
servitore e familiare, al Vasari andar seco, che volentieri vi andò e vi stette
circa un mese per godersi Michelagnolo, che l'ebbe carissimo e di continuo
gli fu a torno. Aveva portato seco il Vasari, per ordine di sua eccellenza, il
modello di legno di tutto il palazzo ducale di Fiorenza, insieme coi disegni
delle stanze nuove, che erano state murate e dipinte da lui, quali
desiderava Michelagnolo vedere in modello e disegno, poi che sendo
vecchio non poteva vedere l'opere, le quali erano copiose, diverse e con
varie invenzioni e capricci, che cominciavano dalla castrazione di Celo,
Saturno, Opi, Cerere, Giove, Giunone, Ercole, che in ogni stanza era uno di
questi nomi, con le sue istorie in diversi partimenti, come ancora l'altre
camere e sale che erano sotto queste avevano il nome degli eroi di casa
Medici, cominciando da Cosimo Vecchio, Lorenzo, Leone Decimo, Clemente
Settimo, el signor Giovanni, el duca Alessandro e duca Cosimo, nelle quali
per ciascuna erano non solamente le storie de' fatti loro, ma loro ritratti e
de' figliuoli e di tutte le persone antiche, così di governo come d'arme e di
lettere, ritratte di naturale, delle quali aveva scritto il Vasari un dialogo ove
si dichiarava tutte le istorie et il fine di tutta l'invenzione, e come le favole
di sopra s'accomodassino alle istorie di sotto, le quali gli fur lette da
Annibal Caro, che n'ebbe grandissimo piacere Michelagnolo. Questo
dialogo, come arà più tempo il Vasari, si manderà fuori.
Queste cose causorono che desiderando il Vasari di metter mano alla sala