Page 1498 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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acconciava le pieghe, poi salendo in certi luoghi strani et arrecandosi in
attitudini or d'una or d'altra maniera, di profeta, d'apostolo, di soldato o
d'altro, si faceva ritrarre, stando così lo spazio di due ore senza favellare e
non altrimenti che se fusse stato una statua immobile. Molte altre simili

piacevoli pazzie fece il povero Pippo, ma sopra tutto mai non si poté
dimenticare il Bacco che avea fatto il Sansovino, se non quando in pochi
anni si morì.

Ma tornando alla statua, condotta che fu a fine fu tenuta la più bella opera
che fusse mai fatta da maestro moderno, atteso che 'l Sansovino mostrò in
essa una difficultà, non più usata, nel fare spiccato intorno intorno un

braccio in aria che tiene una tazza del medesimo marmo traforata tra le
dita, tanto sottilmente che se ne tien molto poco, oltre che per ogni verso
è tanto ben disposta et accordata quella attitudine e tanto ben
proporzionate e belle le gambe e le braccia attaccate a quel torso, che

pare nel vederlo e toccarlo molto più simile alla carne. In tanto che quel
nome che gl'ha, da chi lo vede se gli conviene, et ancor molto più.
Quest'opera dico, finita che fu, mentre che visse Giovanni fu visitata in quel
cortile di Gualfonda da tutti i terrazzani e forestieri, e molto lodata.

Ma poi essendo Giovanni morto, Gherardo Bartolini suo fratello la donò al
duca Cosimo, il quale come cosa rara la tiene nelle sue stanze con altre

bellissime statue che ha di marmo. Fece al detto Giovanni un Crocifisso di
legno molto bello, che è in casa loro, e molte cose antiche e di man di
Michelagnolo. Avendosi poi l'anno 1514 a fare un ricchissimo apparato in

Fiorenza per la venuta di papa Leone X, fu dato ordine dalla Signoria e da
Giuliano de' Medici che si facessero molti archi trionfali di legno in diversi
luoghi della città. Onde il Sansovino non solo fece i disegni di molti, ma
tolse in compagnia di Andrea del Sarto a fare egli stesso la facciata di
Santa Maria del Fiore, tutta di legno, con statue e con istorie et ordine

d'architettura, nel modo a punto che sarebbe ben fatto ch'ella stesse, per
torne via quello che vi è di componimento et ordine tedesco; per che
messovi mano (per non dire ora alcuna cosa della coperta di tela, che per

San Giovanni et altre feste solennissime soleva coprire la piazza di Santa
Maria del Fiore e di esso San Giovanni, essendosi di ciò in altro luogo
favellato a bastanza), dico che sotto queste tende aveva ordinato il
Sansovino la detta facciata di lavoro corinto, e che fattala a guisa d'arco
trionfale, aveva messo sopra un grandissimo imbasamento da ogni banda

le colonne doppie con certi nicchioni fra loro pieni di figure tutte tonde, che
figuravano gl'Apostoli, e sopra erano alcune storie grandi di mezzo rilievo,
finte di bronzo, di cose del Vecchio Testamento, alcune delle quali ancora

si veggiono lungarno in casa de' Lanfredini. Sopra seguitavano gl'architravi,
fregi e cornicioni, che risaltavano, et appresso varii e bellissimi frontespizii.
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