Page 1510 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Sopra la colonna, architrave, fregio e cornice è un altro ordine di pilastri,
sopra le cimase de' quali stanno due figure di marmo tonde e due trofei pur
tondi e della grandezza delle altre figure.
Di queste due statue una è la Fama in atto di levarsi a volo, accennando
con la man dritta al cielo e con una tromba che suona, e questa ha sottili e
bellissimi panni attorno e tutto il resto ignuda, e l'altra è fatta per la
Eternità, la quale è vestita con abito più grave e sta in maestà, tenendo
nella man manca un cerchio dove ella guarda, e con la destra piglia un
lembo di panno dentrovi palle, che denotano vari secoli, con la sfera
celeste cinta dalla serpe, che con la bocca piglia la coda; nello spazio del
mezzo sopra il cornicione che fa fare e mette in mezzo queste due parti,
sono tre scaglioni dove seggano due putti grandi et ignudi, i quali tengono
un grande scudo con l'elmo sopra, drentovi l'insegna Fregosa, e sotto i
detti scalini è di paragone un epitaffio di lettere grandi dorate. La quale
tutta opera è veramente degna d'essere lodata, avendola il Danese
condotta con molta diligenza, e dato bella proporzione e grazia a quel
componimento, e fatto con gran studio ciascuna figura. È il Danese non
pure, come s'è detto, eccellente scultore, ma anco buono e molto lodato
poeta, come l'opere sue ne dimostrano apertamente, onde ha sempre
praticato et avuto stretta amicizia con i maggiori uomini e più virtuosi
dell'età nostra. E di ciò anco sia argomento questa detta opera, da lui stata
fatta molto poeticamente. È di mano del Danese nel cortile della Zecca di
Vinezia, sopra l'ornamento del pozzo, la statua del Sole ignuda, in cambio
della quale vi volevano que' signori una Iustizia, ma il Danese considerò
che in quel luogo il Sole è più a proposito. Questa ha una verga d'oro nella
mano manca et uno scetro nella destra, a sommo al quale fece un occhio,
et i razzi solari attorno alla testa, e sopra la palla del mondo, circondata
dalla serpe che si tiene in bocca la coda, con alcuni monticelli d'oro per
detta palla generati da lui. Arebbevi voluto fare il Danese due altre statue,
e quella della Luna per l'argento e quella del Sole per l'oro, et un'altra per
lo rame, ma bastò a que' signori che vi fusse quella dell'oro, come del più
perfetto di tutti gl'altri metalli.
Ha cominciato il medesimo Danese un'altra opera in memoria del principe
Loredano, doge di Vinezia, nella quale si spera che di gran lunga abbia a
passare d'invenzione e capriccio tutte l'altre sue cose. La quale opera deve
essere posta nella chiesa di San Giovanni e Polo di Vinezia. Ma perché
costui vive e va tuttavia lavorando a benefizio del mondo e dell'arte, non
dirò altro di lui, né d'altri discepoli del Sansovino. Non lascerò già di dire
brevemente d'alcuni altri eccellenti artefici scultori e pittori di quelle parti
di Vinezia, con l'occasione dei sopra detti, per porre fine a ragionare di loro
in questa vita del Sansovino.