Page 275 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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in ciascuno di detti libri si vede. Dicesi et ancora alcuni vecchi se ne
ricordano, che quando Papa Leone X venne a Firenze, egli volle vedere e
molto ben considerare i detti libri, ricordandosi avergli udito molto lodare al
Magnifico Lorenzo de' Medici suo padre, e che poi che gli ebbe con
attenzione guardati et ammirati mentre stavano tutti aperti sopra le
prospere del coro, disse: "Se fussero secondo la Chiesa Romana e non,
come sono, secondo l'ordine monastico et uso di Camaldoli, ne vorremmo
alcuni pezzi, dando giusta ricompensa ai monaci, per S. Piero di Roma",
dove già n'erano, e forse ne sono, due altri di mano de' medesimi monaci
molto belli. Sono nel medesimo monasterio degl'Angeli molti ricami antichi,
lavorati con molto bella maniera e con molto disegno dai padri antichi di
quel luogo, mentre stavano in perpetua clausura, col nome non di monaci
ma di romiti, senza uscir mai del monasterio, nella guisa che fanno le suore
e monache de' tempi nostri; la quale clausura durò insino all'anno 1470.
Ma per tornare a don Lorenzo, insegnò costui a Francesco Fiorentino, il
quale, dopo la morte sua, fece il tabernacolo che è in sul canto di S. Maria
Novella, in capo alla via della Scala per andare alla sala del Papa; et a un
altro discepolo, che fu Pisano, il quale dipinse nella chiesa di S. Francesco
di Pisa, alla capella di Rutilio di Ser Baccio Maggiolini, la Nostra Donna, un
S. Piero, S. Giovanni Battista, S. Francesco e S. Ranieri, con tre storie di
figure piccole nella predella dell'altare. La qual opera, che fu fatta nel
1315, per cosa lavorata a tempera fu tenuta ragionevole. Nel nostro libro
de' disegni ho di mano di don Lorenzo le virtù teologiche, fatte di chiaro
scuro con buon disegno e bella e graziosa maniera, in tanto che sono per
avventura migliori che i disegni di qual si voglia altro maestro di que'
tempi. Fu ragionevole dipintore ne' tempi di don Lorenzo Antonio Vite da
Pistoia, il qual dipinse, oltre molte altre cose, come s'è detto nello
Starnina, nel palazzo del Ceppo di Prato, la vita di Francesco di Marco,
fondatore di quel luogo pio.
FINE DELLA VITA DI DON LORENZO MONACO DEGLI ANGELI