Page 328 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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voleva o che pensasse che ella tornasse più ornata, più ricca, più perfetta e
più bella ch'e' potesse o sapesse imaginarsi; né guardasse a tempo, né a
spesa, acciò che così come egli aveva superato gl'altri statuarii per insino
allora, superasse e vincesse tutte l'altre opere sue.
Cominciò Lorenzo detta opera mettendovi tutto quel sapere maggiore
ch'egli poteva; e così compartì detta porta in dieci quadri, cinque per parte,
che rimaseno i vani delle storie un braccio et un terzo, et a torno per
ornamento del telaio che ricigne le storie, sono nicchie in quella parte ritte,
e piene di figure quasi tonde, il numero delle quali è venti e tutte
bellissime; come uno Sansone ignudo, che abbracciato una colonna, con
una mascella in mano, mostra quella perfezzione che maggior può
mostrare cosa fatta nel tempo degli antichi ne' loro Ercoli, o di bronzi o di
marmi; e come fa testimonio un Iosuè, il quale in atto di locuzione par che
parli allo esercito, oltra molti profeti e Sibille adorni l'uno e l'altro in varie
maniere di panni per il dosso, e di acconciature di capo, di capegli et altri
ornamenti, oltra dodici figure, che sono a ghiacere nelle nicchie, che
ricingono l'ornamento delle storie per il traverso, faccendo in sulle crociere
delle cantonate in certi tondi, teste di femmine e di giovani e di vecchi in
numero trentaquattro. Fra le quali nel mezzo di detta porta vicino al nome
suo intagliato in essa, è ritratto Bartoluccio suo padre, ch'è quel più
vecchio, et il più giovane è esso Lorenzo suo figliuolo, maestro di tutta
l'opera; oltra a infiniti fogliami e cornici et altri ornamenti fatti con
grandissima maestria. Le storie, che sono in detta porta, sono del
Testamento Vecchio; e nella prima è la creazione di Adamo e di Eva sua
donna, quali sono perfettissimamente condotti; vedendosi che Lorenzo ha
fatto, che sieno di membra più begli che egli ha possuto; volendo mostrare
che, come quelli di mano di Dio furono le più belle figure che mai fussero
fatte, così questi di suo avessino a passare tutte l'altre ch'erano state fatte
da lui ne l'altre opere sue: avertenza certo grandissima. E così fece nella
medesma quando e' mangiano il pomo et insieme quando e' son cacciati di
Paradiso, le qual figure in quegli atti rispondono a l'effetto, prima del
peccato conoscendo la loro vergogna, coprendola con le mani, e poi nella
penitenza quando sono dall'Angelo fatti uscir fuori di Paradiso. Nel secondo
quadro è fatto Adamo et Eva che hanno Caim et Abel piccoli fanciulli creati
da loro; e così vi sono quando de le primizie Abel fa sacrifizio, e Caim de le
men buone, dove si scorge negli atti di Caim l'invidia contro il prossimo, et
in Abel l'amore in verso Iddio. E quello che è di singular bellezza è il veder
Caim arare la terra con un par di buoi, i quali nella fatica del tirare al giogo
l'aratro, paiono veri e naturali; così come è il medesimo Abel, che
guardando il bestiame Caim li dà la morte; dove si vede quello con
attitudine impietosissima e crudele, con un bastone ammazzare il fratello,