Page 323 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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fargliela avere.
Cominciando dunque Lorenzo l'opera di quella porta, per quella che è
dirimpetto all'opera di San Giovanni, fece per una parte di quella un telaio
grande di legno quanto aveva a esser appunto, scorniciato e con
gl'ornamenti delle teste in sulle quadrature, intorno allo spartimento de'
vani delle storie e con que' fregi che andavano intorno. Dopo fatta e secca
la forma con ogni diligenza, in una stanza che aveva compero dirimpetto a
S. Maria Nuova, dove è oggi lo spedale de' Tessitori, che si chiamava l'Aia,
fece una fornace grandissima, la quale mi ricordo aver veduto, e gettò di
metallo il detto telaio. Ma, come volle la sorte, non venne bene, per che,
conosciuto il disordine, senza perdersi d'animo o sgomentarsi, fatta l'altra
forma con prestezza senza che niuno lo sapesse, lo rigettò e venne
benissimo. Onde così andò seguitando tutta l'opera, gettando ciascuna
storia da per sé e rimettendole, nette che erano, al luogo suo. E lo
spartimento dell'istorie fu simile a quello che aveva già fatto Andrea Pisano
nella prima porta che gli disegnò Giotto, facendovi venti storie del
Testamento Nuovo. Et in otto vani simili a quelli, seguitando le dette
storie, da piè fece i quattro Evangelisti, due per porta, e così i quattro
Dottori della chiesa nel medesimo modo, i quali sono differenti fra loro di
attitudini e di panni: chi scrive, chi legge, altri pensa, e variati, l'un da
l'altro si mostrano nella lor prontezza molto ben condotti. Oltre che nel
telaio dell'ornamento riquadrato a quadri intorno alle storie, v'è una
fregiatura di foglie d'ellera e d'altre ragioni, tramezzate poi da cornici et in
su ogni cantonata una testa d'uomo o di femina tutta tonda figurate per
profeti e sibille, che son molto belle e nella loro varietà mostrano la bontà
dell'ingegno di Lorenzo. Sopra i Dottori et Evangelisti già detti, ne' quattro
quadri dappiè, sèguita, da la banda di verso S. Maria del Fiore, il principio;
e quivi nel primo quadro è l'Annunziazione di Nostra Donna, dove egli finse
nell'attitudine di essa Vergine uno spavento et un sùbito timore,
storcendosi con grazia per la venuta dell'Angelo. Et allato a questa fece il
nascer di Cristo, dove è la Nostra Donna che, avendo partorito, sta a
ghiacere, riposandosi; èvvi Giuseppo che contempla i pastori e gl'Angeli
che cantano. Nell'altra allato a questa, che è l'altra parte della porta, a un
medesimo pari, sèguita la storia della venuta de' Magi, et il loro adorar
Cristo dandoli i tributi; dov'è la corte che gli sèguita con cavagli et altri
arnesi, fatta con grande ingegno. E così allato a questa è il suo disputare
nel tempio fra i Dottori, nella quale è non meno espressa l'ammirazione e
l'udienza che danno a Cristo i Dottori, che l'allegrezza di Maria e Giuseppo
ritrovandolo. Sèguita sopra a queste, ricominciando sopra l'Annunziazione,
la storia del battesimo di Cristo nel Giordano da Giovanni, dove si conosce
negli atti loro la riverenza dell'uno e la fede dell'altro. Allato a questa,