Page 319 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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oltre, pensando, come era solito, vedere quando fusse tempo qualche
miracolo. Trovandosi poi una mattina Donato per comperar frutte in
Mercato Vecchio, vide Paulo che scopriva l'opera sua; per che, salutandolo
cortesemente, fu dimandato da esso Paulo, che curiosamente desiderava
udirne il giudizio suo, quello che gli paresse di quella pittura. Donato,
guardato che ebbe l'opera ben bene, disse: "Eh Paulo, ora che sarebbe
tempo di coprire e tu scuopri". Allora, contristandosi Paulo grandemente, si
sentì avere di quella sua ultima fatica molto più biasimo che non aspettava
di averne lode, e non avendo ardire, come avvilito, d'uscir più fuora, si
rinchiuse in casa, attendendo alla prospettiva, che sempre lo tenne povero
et intenebrato insino alla morte. E così, divenuto vecchissimo e poca
contentezza avendo nella sua vecchiaia, morì l'anno ottantatreesimo della
sua vita, nel 1432, e fu sepolto in Santa Maria Novella.
Lasciò di sé una figliuola che sapeva disegnare, e la moglie, la qual soleva
dire che tutta la notte Paulo stava nello scrittoio per trovar i termini della
prospettiva, e che quando ella lo chiamava a dormire, egli le diceva: "Oh
che dolce cosa è questa prospettiva!". Et invero, s'ella fu dolce a lui, ella
non fu anco se non cara et utile, per opera sua, a coloro che in quella si
sono dopo di lui esercitati.
IL FINE DELLA VITA DI PAULO UCCELLO PITTORE