Page 317 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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di quella figura lo buchi e lo sfondi. E oltre ciò, ha quivi Noè attorno molti
diversi et infiniti animali bellissimi. Insomma diede a tutta questa opera
morbidezza e grazia tanta, che ell'è senza comparazione superiore e
migliore di tutte l'altre sue; onde fu, non pure allora, ma oggi grandemente
lodata. Fece in Santa Maria del Fiore, per la memoria di Giovanni Acuto
inglese, capitano de' Fiorentini, che era morto l'anno 1393, un cavallo di
terra verde tenuto bellissimo e di grandezza straordinaria, e sopra quello
l'immagine di esso capitano di chiaro scuro di color di verde terra, in un
quadro alto braccia dieci nel mezzo d'una facciata della chiesa, dove tirò
Paulo in prospettiva una gran cassa da morti, fingendo che 'l corpo vi fusse
dentro; e sopra vi pose l'immagine di lui armato da capitano, a cavallo. La
quale opera fu tenuta et è ancora cosa bellissima per pittura di quella
sorte; e se Paulo non avesse fatto che quel cavallo muove le gambe da
una banda sola, il che naturalmente i cavagli non fanno perché
cascherebbano (il che forse gli avenne perché non era avvezzo a cavalcare,
né praticò con cavalli come con gl'altri animali) sarebbe questa opera
perfettissima perché la proporzione di quel cavallo, che è grandissimo, è
molto bella; e nel basamento vi sono queste lettere: "Pauli Uccelli opus".
Fece nel medesimo tempo e nella medesima chiesa, di colorito, la sfera
dell'ore sopra alla porta principale dentro la chiesa, con quattro teste ne'
canti colorite in fresco. Lavorò anco, di colore di verde terra, la loggia che è
volta a ponente, sopra l'orto del munistero degli Angeli, cioè sotto ciascuno
arco una storia de' fatti di S. Benedetto abbate, e delle più notabili cose
della sua vita, insin alla morte; dove, fra molti tratti che vi sono bellissimi,
ve n'ha uno dove un monasterio, per opera del demonio, rovina, e sotto i
sassi e' legni rimane un frate morto; né è manco notabile la paura d'un
altro monaco, che fuggendo ha i panni che, girando intorno all'ignudo,
svolazzano con bellissima grazia. Nel che destò in modo l'animo agl'artefici,
che eglino hanno poi seguitato sempre questa maniera. È bellissima ancora
la figura di San Benedetto dove egli con gravità e divozione nel conspetto
de' suoi monaci risuscita il frate morto. Finalmente in tutte quelle storie
sono tratti da essere considerati, e massimamente in certi luoghi dove
sono tirati in prospettiva infino agl'embrici e' tegoli del tetto. E nella morte
di San Benedetto, mentre i suoi monaci gli fanno l'essequie e lo piangono,
sono alcuni infermi e decrepiti a vederlo, molto belli. È da considerare
ancora, che fra molti amorevoli e divoti di quel Santo, vi è un monaco
vecchio con dua grucce sotto le braccia, nel qual si vede un affetto mirabile
e forse speranza di riaver la sanità. In questa opera non sono paesi di
colore, né molti casamenti o prospettive difficili, ma sì bene gran disegno e
del buono assai. In molte case di Firenze sono assai quadri in prospettiva,
per vani di lettucci, letti et altre cose piccole, di mano del medesimo; et in