Page 312 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Duca Cosimo, dal quale sperava dovere essere con onor adoperato,
occupato nella guerra di Siena, se ne tornò a morire in Francia. E la sua
casa non solo rimase chiusa e la famiglia spenta, ma restò l'arte priva del
vero modo di lavorare gl'invetriati, perciò che, se bene dopo loro si è

qualcuno esercitato in quella sorte di scultura, non è però niuno già mai a
gran pezza arivato all'eccellenza di Luca vecchio, d'Andrea e degl'altri di
quella famiglia.

Onde, se io mi sono disteso in questa materia forse più che non pareva che
bisognasse, scusimi ognuno, poiché l'avere trovato Luca queste nuove
sculture, le quali non ebbero, che si sappia, gl'antichi Romani, richiedeva

che, come ho fatto, se ne ragionasse allungo. E se, dopo la vita di Luca
vecchio, ho succintamente detto alcune cose de' suoi descendenti che sono
stati insino a' giorni nostri, ho così fatto per non avere altra volta a
rientrare in questa materia. Luca dunque, passando da un lavoro ad un

altro, e dal marmo al bronzo e dal bronzo alla terra, ciò fece non per
infingardagine, né per essere, come molti sono, fantastico, instabile e non
contento dell'arte sua, ma perché si sentiva dalla natura tirato a cose
nuove, e dal bisogno a uno essercizio secondo il gusto suo e di manco

fatica e più guadagno. Onde ne venne arricchito il mondo e l'arti del
disegno d'un'arte nuova, utile e bellissima, et egli di gloria e lode
immortale e perpetua.

Ebbe Luca bonissimo disegno e grazioso, come si può vedere in alcune
carte del nostro libro, lumeggiate di biacca; in una delle quali è il suo

ritratto fatto da lui stesso, con molta diligenza, guardandosi in una spera.


IL FINE DELLA VITA DI LUCA DELLA ROBBIA SCULTORE


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