Page 309 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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e massimamente per i luoghi dove sono acque e dove per l'umido o altre
cagioni non hanno luogo le pitture, andò pensando più oltre, e, dove
faceva le dette opere di terra semplicemente bianche, vi aggiunse il modo
di dare loro il colore, con maraviglia e piacere incredibile d'ognuno; onde il

Magnifico Piero di Cosimo de' Medici, fra i primi che facessero lavorar a
Luca cose di terra colorite, gli fece fare tutta la volta in mezzo tondo d'uno
scrittoio, nel palazzo edificato, come si dirà, da Cosimo suo padre, con
varie fantasie, et il pavimento similmente, che fu cosa singolare e molto

utile per la state. Et è certo una maraviglia, che essendo la cosa allora
molto difficile e bisognando avere molti avvertimenti nel cuocere la terra,
che Luca conducesse questi lavori a tanta perfezzione, che così la volta
come il pavimento paiono, non di molti, ma d'un pezzo solo. La fama delle

quali opere spargendosi non pure per Italia, ma per tutta l'Europa, erano
tanti coloro che ne volevano, che i mercatanti fiorentini, facendo
continuamente lavorare a Luca con suo molto utile, ne mandavano per
tutto il mondo. E perché egli solo non poteva al tutto suplire, levò dallo

scarpello Ottaviano et Agostino suoi fratelli e gli mise a fare di questi
lavori, nei quali egli insieme con esso loro guadagnavano molto più, che
insino allora con lo scarpello fatto non avevano; perciò che, oltre all'opere
che di loro furono in Francia et in Ispagna mandate, lavorarono ancora

molte cose in Toscana, e particularmente al detto Piero de' Medici, nella
chiesa di S. Miniato a Monte, la volta della capella di marmo che posa
sopra quattro colonne nel mezzo della chiesa, facendovi un partimento
d'ottangoli bellissimo. Ma il più notabile lavoro che in questo genere

uscisse delle mani loro, fu, nella medesima chiesa, la volta della capella di
S. Iacopo, dove è sotterrato il cardinale di Portogallo, nella quale, se bene
è senza spigoli, fecero in quattro tondi ne' cantoni i quattro Evangelisti, e
nel mezzo della volta in un tondo lo Spirito Santo, rimpiendo il resto de'

vani a scaglie che girano secondo la volta e diminuiscono a poco a poco
insino al centro, di maniera che non si può in quel genere veder meglio, né
cosa murata e commessa con più diligenza di questa. Nella chiesa poi di S.
Piero Buon Consiglio sotto Mercato Vecchio, fece in un archetto sopra la

porta la Nostra Donna con alcuni Angeli intorno molto vivaci, e sopra una
porta d'una chiesina vicina a S. Pier Maggiore, in un mezzo tondo, un'altra
Madonna et alcuni Angeli che sono tenuti bellissimi. E nel capitolo
similmente di S. Croce, fatto dalla famiglia de' Pazzi e d'ordine di Pippo di

ser Brunellesco, fece tutti gl'invetriati di figure che dentro e fuori vi si
veggiono. Et in Ispagna si dice che mandò Luca al Re alcune figure di tondo
rilievo molto belle insieme con alcuni lavori di marmo. Per Napoli ancora
fece, in Fiorenza, la sepoltura di marmo all'Infante fratello del Duca di

Calavria, con molti ornamenti d'invetriati, aiutato da Agostino suo fratello.
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