Page 305 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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ne entravano dentro se non tre, avendo egli nell'attitudini loro ad alcuni
aperte le braccia, e che disperato e malcontento, pregò Donato che
volesse col consiglio suo riparare alla disgrazia e poca avvertenza sua, e
che Donato ridendosi del caso disse: "Se tu prometti di pagare una cena a
me et a tutti i miei giovani di bottega, mi dà il cuore di fare entrare i Santi
nella nicchia senza fastidio nessuno". Il che avendo Nanni promesso di fare
ben volentieri, Donato lo mandò a pigliare certe misure a Prato et a fare
alcuni altri negozii di pochi giorni. E così essendo Nanni partito, Donato con
tutti i suoi discepoli e garzoni andatosene al lavoro, scantonò a quelle
statue, a che le spalle et a chi le braccia talmente, che facendo luogo l'una
all'altra le accostò insieme, facendo apparire una mano sopra le spalle di
una di loro. E così il giudizio di Donato avendole unitamente commesse,
ricoperse di maniera l'errore di Nanni che, murate ancora in quel luogo,
mostrano indizii manifestissimi di concordia e di fratellanza; e chi non sa la
cosa non si accorge di quello errore. Nanni, trovato nel suo ritorno che
Donato aveva corretto il tutto e rimediato a ogni disordine, gli rendette
grazie infinite, et a lui e suoi creati pagò la cena di bonissima voglia. Sotto
i piedi di questi quattro santi, nell'ornamento del tabernacolo, è nel marmo
di mezzo rilievo una storia, dove uno scultore fa un fanciullo molto pronto
et un maestro che mura con due che l'aiutano; e queste tutte figurine si
veggiono molto ben disposte et attente a quello che fanno.
Nella faccia di S. Maria del Fiore è di mano del medesimo, dalla banda
sinistra, entrando in chiesa per la porta del mezzo, uno evangelista che,
secondo que' tempi, è ragionevole figura. Stimasi che il Santo Lò, che è
intorno al detto oratorio d'Or San Michele, stato fatto fare dall'Arte de'
Maniscalchi, sia di mano del medesimo Nanni, e così il tabernacolo di
marmo, nel basamento del quale è da basso in una storia S. Lò maniscalco
che ferra un cavallo indemoniato, tanto ben fatto che ne meritò Nanni
molta lode. Ma in altre opere l'averebbe molto maggiore meritata e
conseguita, se non si fusse morto, come fece, giovane. Fu nondimeno per
queste poche opere tenuto Nanni ragionevole scultore; e perché era
cittadino ottenne molti uffici nella sua patria Fiorenza, e perché in quelli et
in tutti gl'altri affari si portò come giusto uomo e ragionevole, fu molto
amato. Morì di mal di fianco l'anno 1430, e di sua età XLVII.
FINE DELLA VITA DI NANNI D'ANTONIO DI BANCO