Page 330 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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donato a Faraone, al quale interpreta il sogno della fame; e la provisione
per rimedio, e gli onori fatti a Iosef da Faraone. Similmente vi è quando
Iacob manda i suoi figliuoli per il grano in Egitto, e che riconosciuti da lui,
gli fa ritornare per il padre. Nella quale storia, Lorenzo fece un tempio

tondo girato in prospettiva con una difficultà grande, nel quale è dentro
figure in diversi modi che caricano grano e farine, et asini straordinarii.
Parimente vi è il convito ch'e' fa loro et il nascondere la coppa d'oro nel
sacco a Beniamin, e l'essergli trovata, e come egli abbraccia e riconosce i

fratelli; la quale istoria per tanti affetti e varietà di cose è tenuta fra tutte
l'opere la più degna e la più difficile e la più bella.

E veramente Lorenzo non poteva, avendo sì bello ingegno e sì buona
grazia in questa maniera di statue, fare che, quando gli venivano in mente
i componimenti delle storie belle, e' non facessi bellissime le figure; come
appare in questo settimo quadro, dove egli figura il monte Sinai, e nella

sommità Moisè che da Idio riceve le leggi, riverente e ingenocchioni. A
mezzo il monte è Iosuè che l'aspetta e tutto il popolo a' piedi impaurito per
i tuoni, saette e tremuoti, in attitudini diverse fatte con una prontezza
grandissima. Mostrò appresso diligenza e grande amore nello ottavo

quadro, dove egli fece quando Iosuè andò a Ierico, e volse il Giordano, e
pose i dodici padiglioni pieni delle dodici tribù; figure molto pronte; ma più
belle sono alcune di basso rilievo, quando girando con l'arca intorno alle
mura della città predetta con suono di trombe rovinano le mura e gli Ebrei

pigliano Ierico; nella quale è diminuito il paese, et abbassato sempre con
osservanza da le prime figure ai monti e dai monti a la città, e da la città al
lontano del paese di bassissimo rilievo, condotta tutta con una gran
perfezzione. E perché Lorenzo di giorno in giorno si fece più pratico in

quell'arte, si vide poi nel nono quadro la occisione di Golia gigante al quale
Davit taglia la testa con fanciullesca e fiera attitudine; e rompe lo esercito
dei Filistei quello di Dio; dove Lorenzo fece cavalli, carri et altre cose da
guerra. Dopo fece Davit che tornando con la testa di Golia in mano, il

popolo lo incontra sonando e cantando; i quali affetti sono tutti proprii e
vivaci. Restò a far tutto quel che poteva Lorenzo nella decima et ultima
storia, dove la regina Sabba visita Salamone, con grandissima corte; nella
qual parte fece un casamento tirato in prospettiva, molto bello; e tutte

l'altre figure simili alle predette storie, oltra gl'ornamenti degli architravi
che vanno intorno a dette porte, dove son frutti e festoni, fatti con la solita
bontà. Nella quale opera, da per sé e tutta insieme, si conosce quanto il
valore e lo sforzo d'uno artefice statuario possa nelle figure quasi tonde, in

quelle mezze, nelle basse e nelle bassissime, oprare con invenzione ne'
componimenti delle figure, e stravaganza dell'attitudini, nelle femmine e
ne' maschi e nella varietà di casamenti, nelle prospettive e nell'avere nelle
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