Page 334 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI MASOLINO PITTORE
Grandissimo veramente credo che sia il contento di coloro che si avicinano
al sommo grado della scienza in che si affaticano; e coloro parimente che
oltre al diletto e piacere che sentono virtuosamente operando, godono
qualche frutto delle loro fatiche, vivono vita senza dubbio quieta e
felicissima. E se per caso avviene che uno nel corso felice della sua vita,
caminando alla perfezzione d'una qualche scienza o arte, sia dalla morte
sopravenuto, non rimane del tutto spenta la memoria di lui se si sarà, per
conseguire il vero fine dell'arte sua, lodevolmente affaticato. Laonde dee
ciascuno quanto può fatigare per conseguire la perfezzione, perché se ben
è nel mezzo del corso impedito, si loda in lui, se non l'opere che non ha
potuto finire, almeno l'ottima intenzione et il sollecito studio, che in quel
poco che rimane è conosciuto.
Masolino da Panicale di Valdelsa, il quale fu discepolo di Lorenzo di
Bartoluccio Ghiberti e nella sua fanciullezza bonissimo orefice e nel lavoro
delle porte il miglior rinettatore che Lorenzo avesse, fu nel fare i panni
delle figure molto destro e valente, e nel rinettare ebbe molto buona
maniera et intelligenza. Onde nel cesellare fece con più destrezza alcune
ammaccature morbidamente, così nelle membra umane come ne' panni.
Diedesi costui alla pittura d'età d'anni XIX, et in quella si esercitò poi
sempre, imparando il colorire da Gherardo dello Starnina. Et andatosene a
Roma per studiare, mentre che vi dimorò, fece la sala di casa Orsina
Vecchia in Monte Giordano; poi, per un male che l'aria gli faceva alla testa,
tornatosi a Fiorenza, fece nel Carmine allato alla cappella del Crocifisso la
figura del S. Pietro che vi si vede ancora. La quale essendo dagli artefici
lodata, fu cagione che gli allogarono in detta chiesa la capella de' Brancacci
con le storie di S. Pietro, della quale con gran studio condusse a fine una
parte, come nella volta dove sono i quattro Vangelisti e dove Cristo toglie
dalle reti Andrea e Piero; e dopo il suo piangere il peccato fatto, quando lo
negò, et appresso la sua predicazione per convertire i popoli. Fecevi il
tempestoso naufragio degli Apostoli, e quando San Piero libera dal male
Petronilla sua figliuola. E nella medesima storia fece quando egli e
Giovanni vanno al tempio, dove innanzi al portico è quel povero infermo
che gli chiede la limosina, al quale non potendo dare né oro, né argento,
col segno della croce lo libera. Son fatte le figure per tutta quell'opera con
molta buona grazia, e dato loro grandezza nella maniera, morbidezza et
unione nel colorire e rilievo e forza nel disegno. La quale opera fu stimata
molto per la novità sua e per l'osservanza di molte parti che erono