Page 337 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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vedeva ciascuno che quella pittura mirava. La quale invenzione certo fu
capricciosa, difficile e tanto bella che ha insegnato a chi è venuto poi a
contraffare molte cose per via di specchi. Né tacerò, poiché sono in questo
proposito venuto, quello che operò questo santo uomo una volta in Arezzo,
et è questo: non restando egli di affaticarsi continuamente per ridurre
gl'Aretini in concordia, ora predicando e talora predicendo molte
disavventure, conobbe finalmente che perdeva il tempo. Onde, entrato un
giorno nel palazzo dove i sessanta si ragunavano, il detto beato che ogni dì
gli vedeva far consiglio e non mai deliberar cosa che fusse se non in danno
della città, quando vide la sala esser piena, s'empié un gran lembo della
vesta di carboni accesi, e con essi entrato dove erano i sessanta e tutti
gl'altri magistrati della città, gli gettò loro fra i piedi arditamente, dicendo:
"Signori, il fuoco è fra voi, abbiate cura alla rovina vostra", e ciò detto si
partì. Tanto potette la simplicità e, come volle Dio, il buon ricordo di quel
sant'uomo, che quello che non avevano mai potuto le predicazioni e le
minacce, adoperò compiutamente la detta azzione, conciò fusse che, uniti
indi a non molto insieme, governarono per molti anni poi quella città con
molta pace e quiete d'ognuno.
Ma tornando a Parri, dopo la detta opera, dipinse nella chiesa e spedale di
S. Cristofano, a canto alla Compagnia della Nunziata, per Monna Mattea de'
Testi, moglie di Carcascion Florinaldi che lasciò a quella chiesetta
bonissima entrata, in una capella, a fresco, Cristo crucifisso, et intorno e da
capo molti Angeli che, in una certa aria oscura volando, piangono
amaramente. A' pie' della croce sono, da una banda la Madalena e l'altre
Marie, che tengono in braccio la Nostra Donna tramortita, e dall'altra S.
Iacopo e S. Cristofano. Nelle faccie dipinse S. Caterina, S. Niccolò, la
Nunziata e Gesù Cristo alla colonna. E sopra la porta di detta chiesa in un
arco, una Pietà, S. Giovanni e la Nostra Donna. Ma quelle di dentro sono
state (dalla capella in fuori) guaste. E l'arco per mettere una porta di
macigno moderno fu rovinato, e per fare ancora, con l'entrate di quella
Compagnia, un monasterio per cento monache. Del quale monasterio
aveva fatto un modello Giorgio Vasari, molto considerato, ma è stato poi
alterato, anzi ridotto in malissima forma da chi ha di tanta fabrica avuto
indegnamente il governo; essendo che bene spesso si percuote in certi
uomini, come si dice, saccenti, (che per lo più sono ignoranti), i quali, per
parere d'intendere, si mettono arrogantemente molte volte a voler far
l'architetto, e sopra 'ntendere; e guastando il più delle volte gl'ordini et i
modelli fatti da coloro che, consumati negli studi e nella pratica del fare,
architettano giudiziosamente; e ciò con danno de' posteri, che perciò
vengono privi dell'utile, commodo, bellezza, ornamento e grandezza, che
nelle fabriche, e massimamente che hanno a servire al publico, sono