Page 346 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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detti di naturale, ma anco la porta del convento et il portinaio con le chiavi
in mano. Questa opera veramente ha in sé molta perfezzione, avendo
Masaccio saputo mettere tanto bene in sul piano di quella piazza a cinque
e sei per fila, l'ordinanza di quelle genti che vanno diminuendo con

proporzione e giudizio secondo la veduta dell'occhio, che è proprio una
maraviglia; e massimamente che vi si conosce come se fussero vivi, la
discrezione che egli ebbe in far quegl'uomini non tutti d'una misura, ma con
una certa osservanza che distingue quelli che sono piccoli e grossi, dai

grandi e sottili, e tutti posano i piedi in sur un piano, scortando in fila tanto
bene, che non fanno altrimenti i naturali. Dopo questo, ritornato al lavoro
della capella de' Brancacci, seguitando le storie di San Piero cominciate da
Masolino, ne finì una parte, cioè l'istoria della cattedra, il liberare gl'infermi,

suscitare i morti et il sanare gli attratti con l'ombra nell'andare al tempio
con San Giovanni. Ma tra l'altre notabilissima apparisce quella dove San
Piero per pagare il tributo, cava per commissione di Cristo i danari del
ventre del pesce; perché, oltra il vedersi quivi un Apostolo che è

nell'ultimo, nel quale è il ritratto stesso di Masaccio fatto da lui medesimo
a lo specchio, tanto bene ch'e' par vivo vivo, vi si conosce l'ardir di San
Piero nella dimanda e la attenzione degl'Apostoli nelle varie attitudini
intorno a Cristo, aspettando la resoluzione con gesti sì pronti che

veramente appariscon vivi. Et il San Piero massimamente, il quale
nell'affaticarsi a cavare i danari del ventre del pesce ha la testa focosa per
lo stare chinato. E molto più quando e' paga il tributo, dove si vede l'affetto
del contare e la sete di colui che riscuote, che si guarda i danari in mano

con grandissimo piacere. Dipinsevi ancora la resurrezzione del figliuolo del
re, fatta da San Piero e San Paulo, ancora che per la morte d'esso Masaccio
restasse imperfetta l'opera, che fu poi finita da Filippino. Nell'istoria dove
San Piero battezza, si stima grandemente un ignudo che triema tra gl'altri

battezzati assiderando di freddo, condotto con bellissimo rilievo e dolce
maniera, il quale dagli artefici e vecchi e moderni è stato sempre tenuto in
riverenza et ammirazione, per il che da infiniti disegnatori e maestri
continuamente fino al dì d'oggi è stata frequentata questa cappella. Nella

quale sono ancora alcune teste vivissime e tanto belle che ben si può dire
che nessuno maestro di quella età si accostasse tanto a' moderni quanto
costui. Laonde le sue fatiche meritano infinitissime lodi; e massimamente
per avere egli dato ordine nel suo magisterio alla bella maniera de' tempi

nostri. E che questo sia il vero, tutti i più celebrati scultori e pittori che
sono stati da lui in qua esercitandosi e studiando in questa cappella, sono
divenuti eccellenti e chiari, cioè fra' Giovanni da Fiesole, fra' Filippo,
Filippino che la finì, Alessio Baldovinetti, Andrea dal Castagno, Andrea del

Verrocchio, Domenico del Grillandaio, Sandro di Botticello, Lionardo da
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