Page 398 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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opera veramente bellissima. Disegnando dopo queste cose il medesimo
Piero de' Medici far la cappella della Nunziata tutta di marmo nella chiesa
de' Servi, volle che Michelozzo, già vecchio, intorno a ciò gli dicesse il parer
suo, sì perché molto amava la virtù di quell'uomo, sì perché sapeva quanto
fedel amico e servitor fusse stato a Cosimo suo padre. Il che avendo fatto
Michelozzo, fu dato cura di lavorarla a Pagno di Lapo Portigiani scultore da
Fiesole, il quale in ciò fare, come quello che in poco spazio volle molte cose
racchiudere, ebbe molte considerazioni. Reggano questa cappella quattro
colonne di marmo alte braccia 9 in circa, fatte con canali doppii di lavoro
corinto e con le base e capitegli variamente intagliati e doppii di membra;
sopra le colonne posano architrave, fregio e cornicione, doppii similmente
di membri e d'intagli, e pieni di varie fantasie, e particolarmente d'imprese
e d'arme de' Medici, e di fogliami; fra queste et altre cornici fatte per un
altro ordine di lumi, è un epitaffio grande intagliato in marmo, bellissimo.
Di sotto, per il cielo di detta cappella, fra le quattro colonne è uno
spartimento di marmo tutto intagliato e pieno di smalti lavorati a fuoco e di
musaico in varie fantasie di color d'oro e pietre fini; il piano del pavimento
è pieno di porfidi, serpentini, mischi e d'altre pietre rarissime con
bell'ordine commesse e compartite. La detta cappella si chiude con un
ingraticolato intorno di cordoni di bronzo con candelieri di sopra, fermati in
un ornamento di marmo che fa bellissimo finimento al bronzo et ai
candellieri, e dalla parte dinanzi, l'uscio che chiude la cappella è
similmente di bronzo e molto bene accommodato. Lasciò Piero che fusse
fatto un lampanaio intorno alla cappella, di trenta lampade d'argento, e
così fu fatto; ma perché furono guaste per l'assedio, il signor Duca già
molti anni sono diede ordine che si rifacessero, e già n'è fatta la maggior
parte e tuttavia si va seguitando; ma non perciò si è restato mai, secondo
che lasciò Piero, di avervi tutto quel numero di lampade accese, se bene
non sono state d'argento da che furono distrutte in poi. A questi ornamenti
aggiunse Pagno un grandissimo giglio di rame, che esce d'un vaso, il quale
posa in sull'angolo della cornice di legno dipinta e messa d'oro, che tiene le
lampade; ma non però regge questa cornice sola così gran peso, perciò che
il tutto vien sostenuto da' due rami del giglio che sono di ferro e dipinti di
verde, i quali sono impiombati nell'angolo della cornice di marmo, tenendo
gl'altri, che sono di rame, sospesi in aria. La qual opera fu fatta veramente
con giudizio et invenzione, onde è degna di essere, come bella e
capricciosa, molto lodata. A canto a questa capella ne fece un'altra verso il
chiostro, la quale serve per coro ai frati, con finestre che pigliano il lume
dal cortile e lo dànno non solo alla detta capella, ma ancora, ribattendo
dirimpetto in due finestre simili, alla stanza de l'organetto, che è a canto
alla capella di marmo. Nella faccia del qual coro è un armario grande, nel