Page 396 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Casa, al quale l'avevano o data o venduta i detti Salvestrini; e Cosimo
all'incontro diede a Mariotto per ciò cinquecento scudi. Dopo, avendo
similmente comperato Cosimo dalla Compagnia dello Spirito Santo il sito
dove è oggi il coro, fu fatto la cappella, la tribuna et il coro con ordine di

Michelozzo, e fornito di tutto punto l'anno 1439. Dopo fu fatta la libreria,
lunga braccia 80 e larga 18, tutta in volta di sopra e di sotto, e con 64
banchi di legno di cipresso, pieni di bellissimi libri. Appresso si diede fine al
dormentorio, riducendolo in forma quadra, et insomma al chiostro et a

tutte le commodissime stanze di quel convento; il quale si crede che sia il
meglio inteso e più bello e più commodo, per tanto che sia in Italia, mercé
della virtù et industria di Michelozzo, che lo diede finito del tutto l'anno
1452. Dicesi che Cosimo spese in questa fabrica 36 mila ducati, e che

mentre si murò, diede ogni anno ai frati 366 ducati per il vitto loro. Della
edificazione e sagrazione del qual tempio si leggono in un epitaffio di
marmo sopra la porta che va in sagrestia queste parole:



Cum hoc templum Marco Evangelistae dicatum magnificis sumptibus Cl. V.
Cosmi Medicis tandem absolutum esset, Eugenius Quartus Romanus
Pontifex maxima Cardinalium, Archiepiscoporum, Episcoporum, aliorumque
sacerdotum frequentia comitatus, id celeberrimo Epiphaniae die, solemni

more servato, consecravit. Tum etiam quotannis omnibus, qui eodem die
festo annuas statasque consecrationis ceremonias caste pieque
celebraverint, viserintve, temporis luendis peccatis suis debiti, septem

annos, totidemque quadragesimas, apostolica remisit auctoritate. A.
M.CCCC.XLII.


Similmente fece far Cosimo col disegno di Michelozzo il noviziato di S.

Croce di Firenze, la capella del medesimo e l'entrata che va di chiesa alla
sagrestia, al detto noviziato et alle scale del dormentorio. La bellezza,
comodità et ornamento delle quali cose non è inferiore a niuna delle
muraglie, per quanto ell'è, che facesse fare il veramente magnifico Cosimo

de' Medici, o che mettesse in opera Michelozzo; et oltre all'altre cose, la
porta che fece di macigno, la quale va di chiesa ai detti luoghi, fu in que'
tempi molto lodata per la novità sua e per il frontespizio molto ben fatto,
non essendo allora se non pochissimo in uso l'imitare, come quella fa, le

cose antiche di buona maniera.
Fece ancora Cosimo de' Medici col consiglio e disegno di Michelozzo, il

palazzo di Cafaggiuolo in Mugello, riducendolo a guisa di fortezza coi fossi
intorno; et ordinò i poderi, le strade, i giardini e le fontane con boschi
attorno, ragnaie e altre cose da ville molto onorate; e lontano due miglia al
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