Page 397 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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detto palazzo, in un luogo detto il Bosco a' Frati fece, col parere del
medesimo, finire la fabbrica d'un convento per i frati de' Zoccoli di S.
Francesco, che è cosa bellissima. Al Trebbio medesimamente fece, come si
vede, molti altri acconcimi. E similmente, lontano da Firenze due miglia, il
palazzo della villa di Careggi, che fu cosa magnifica e ricca; dove
Michelozzo condusse l'acqua per la fonte che al presente vi si vede. E per
Giovanni, figliuolo di Cosimo de' Medici, fece a Fiesole, il medesimo, un
altro magnifico et onorato palazzo, fondato dalla parte di sotto nella
scoscesa del poggio con grandissima spesa ma non senza grande utile,
avendo in quella parte da basso fatto volte, cantine, stalle, tinaie et altre
belle e commode abitazioni; di sopra poi, oltre le camere, sale et altre
stanze ordinarie, ve ne fece alcune per libri e alcune altre per la musica.
Insomma mostrò in questa fabrica Michelozzo quanto valesse
nell'architettura; perché oltre quello che si è detto fu murata di sorte, che
ancor che sia in su quel monte non ha mai gettato un pelo. Finito questo
palazzo, vi fece sopra, a spese del medesimo, la chiesa e convento de' frati
di S. Girolamo, quasi nella cima di quel monte. Fece il medesimo
Michelozzo il disegno e modello che mandò Cosimo in Ierusalem per
l'ospizio che là fece edificare ai pelegrini che vanno al sepolcro di Cristo.
Per la facciata ancora di S. Piero di Roma mandò il disegno per sei finestre,
che vi si feciono poi con l'arme di Cosimo de' Medici, delle quali ne furono
levate tre a' dì nostri e fatto rifare da papa Paulo III con l'arme di casa
Farnese. Dopo, intendendo Cosimo che in Ascesi a Santa Maria degl'Angeli
si pativa d'acque con grandissimo incommodo de' popoli che vi vanno ogni
anno, il primo dì d'agosto al Perdono, vi mandò Michelozzo, il quale
condusse un'acqua che nasceva a mezzo la costa del monte alla fonte, la
quale ricoperse con una molto vaga e ricca loggia posta sopra alcune
colonne di pezzi, con l'arme di Cosimo, e drento nel convento fece a' frati,
pur di commessione di Cosimo, molti acconcimi utili, i quali poi il Magnifico
Lorenzo de' Medici rifece con maggior ornamento e più spesa, facendo
porre a quella Madonna la sua immagine di cera, che ancor vi si vede. Fece
anco mattonare Cosimo la strada che va dalla detta Madonna degli Angeli
alla città. Né si partì Michelozzo di quelle parti, che fece il disegno della
cittadella vecchia di Perugia. Tornato finalmente a Firenze, fece al canto
de' Tornaquinci la casa di Giovanni Tornabuoni, quasi in tutto simile al
palazzo che aveva fatto a Cosimo, eccetto che la facciata non è di bozzi, né
di cornici sopra, ma ordinaria. Morto Cosimo, il quale aveva amato
Michelozzo quanto si può un caro amico amare, Piero suo figliuolo gli fece
fare di marmo, in S. Miniato in sul monte, la capella dov'è il Crucifisso, e
nel mezzo tondo dell'arco dietro alla detta cappella, intagliò Michelozzo un
falcone di basso rilievo col diamante, impresa di Cosimo suo padre, che fu