Page 400 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA D'ANTONIO FILARETE E DI SIMONE SCULTORE FIORENTINI
Se papa Eugenio Quarto, quando deliberò far di bronzo la porta di S. Piero
di Roma, avesse fatto diligenza in cercare d'avere uomini eccellenti per
quel lavoro, sì come ne' tempi suoi arebbe agevolmente potuto fare,
essendo vivi Filippo di ser Brunellesco, Donatello et altri artefici rari, non
sarebbe stata condotta quell'opera in così sciaurata maniera, come ella si
vede ne' tempi nostri; ma forse intervenne a lui, come molte volte suole
avvenire a una buona parte de' principi, che o non s'intendono dell'opere, o
ne prendono pochissimo diletto. Ma se considerassono di quanta
importanza sia il fare stima delle persone eccellenti nelle cose publiche,
per la fama che se ne lascia, non sarebbono certo così trascurati né essi né
i loro ministri; perciò che chi s'impaccia con artefici vili et inetti, dà poca
vita all'opere et alla fama, senzaché si fa ingiuria al publico et al secolo in
che si è nato; credendosi risolutamente da chi vien poi, che se in quella età
si fossero trovati migliori maestri, quel principe si sarebbe più tosto di
quelli servito, che degl'inetti e plebei.
Essendo dunque creato pontefice l'anno 1431 papa Eugenio Quarto, poi che
intese che i Fiorentini facevano fare le porte di S. Giovanni a Lorenzo
Ghiberti, venne in pensiero di voler fare similmente di bronzo una di quelle
di S. Piero; ma perché non s'intendeva di così fatte cose, ne diede cura a'
suoi ministri; appresso ai quali ebbono tanto favore Antonio Filareto allora
giovane, e Simone fratello di Donato, ambi scultori fiorentini, che
quell'opera fu allogata loro. Laonde, messovi mano, penarono dodici anni a
finirla; e se bene papa Eugenio si fuggì di Roma e fu molto travagliato per
rispetto de' Concilii, coloro nondimeno che avevano la cura di S. Piero,
fecero di maniera che non fu quell'opera tralasciata. Fece dunque il Filarete
in questa opera uno spartimento semplice e di basso rilievo, cioè in
ciascuna parte due figure ritte: di sopra il Salvatore e la Madonna, e disotto
San Piero e San Paulo. Et a piè del San Piero, in ginocchioni quel papa,
ritratto di naturale; parimente sotto ciascuna figura è una storietta del
santo che è di sopra. Sotto San Piero è la sua crucifissione, e sotto San
Paulo la decollazione; e così sotto il Salvatore e la Madonna alcune azzioni
della vita loro. E dalla banda di dentro, a' piè di detta porta, fece Antonio,
per suo capriccio, una storietta di bronzo nella quale ritrasse sé e Simone
et i discepoli suoi, che con un asino carico di cose da godere, vanno a
spasso a una vigna. Ma perché nel detto spazio di dodici anni non