Page 429 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Lazzaro furono col tempo appiccati questi versi:
Aretii exultet tellus clarissima: namque est
rebus in angustis in tenuique labor.
Vix operum istius partes cognoscere possis,
Myrmecides taceat: Callicrates sileat.
Finalmente Giorgio Vasari ultimo, scrittore della presente storia, come
grato de' benefizii che riconosce in gran parte dalla virtù de' suoi maggiori,
avendo, come si disse nella vita di Piero Laurati, dai suoi cittadini e
dagl'Operai e canonici, ricevuto in dono la cappella maggiore di detta
Pieve, e quella ridotta nel termine che si è detto, ha fatto nel mezzo del
coro, che è dietro all'altare, una nuova sepoltura; et in quella, trattole
donde prima erano, fatto riporre l'ossa di detti Lazzaro e Giorgio vecchi, e
quelle parimente di tutti gl'altri che sono stati di detta famiglia, così femine
come maschi, e così fatto nuovo sepolcro a tutti i discendenti della casa de'
Vasari; il corpo similmente della madre, che morì in Firenze l'anno 1557,
stato in deposito alcuni anni in S. Croce, ha fatto porre nella detta
sepoltura, sì come ella disiderava, con Antonio suo marito e padre di lui,
che morì insin l'anno 1527 di pestilenza; e nella predella, che è sotto la
tavola di detto altare, sono ritratti di naturale dal detto Giorgio, Lazzaro e
Giorgio vecchio suo avolo, Antonio suo padre e Maria Madalena de' Tacci,
sua madre. E questo sia il fine della vita di Lazzaro Vasari, pittore aretino,
etc.
FINE DELLA VITA DI LAZZARO VASARI PITTORE ARETINO