Page 453 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Medici, dipinse Lazzaro, Marta e Maddalena. Alle monache di San Giuliano
fece un Crucifisso a fresco sopra la porta, una Nostra Donna, un San
Domenico, un San Giuliano et uno San Giovanni, la quale pittura, che è
delle migliori che facesse Andrea, è da tutti gl'artefici universalmente

lodata. Lavorò in Santa Croce alla cappella de' Cavalcanti un San Giovanni
Battista et un San Francesco, che sono tenute bonissime figure; ma quello
che fece stupire gl'artefici, fu che nel chiostro nuovo del detto convento,
cioè in testa dirimpetto alla porta, dipinse a fresco un Cristo battuto alla

colonna, bellissimo, facendovi una loggia con colonne in prospettiva, con
crociere di volte a liste diminuite, e le pareti commesse a mandorle, con
tanta arte e con tanto studio, che mostrò di non meno intendere le
difficultà della prospettiva, che si facesse il disegno nella pittura. Nella

medesima storia sono belle e sforzatissime l'attitudini di coloro che
flagellano Cristo, dimostrando così essi nei volti l'odio e la rabbia, sì come
pazienza et umiltà Gesù Cristo, nel corpo del quale, arrandellato e stretto
con funi alla colonna, pare che Andrea tentasse di mostrare il patir della

carne, e che la divinità nascosa in quel corpo serbasse in sé un certo
splendore di nobiltà; dal quale mosso, Pilato che siede tra' suoi consiglieri,
pare che cerchi di trovar modo per liberarlo. Et insomma è così fatta questa
pittura che s'ella non fusse stata graffiata e guasta, per la poca cura che l'è

stata avuta, da' fanciulli et altre persone semplici che hanno sgraffiate le
teste tutte e le braccia e quasi il resto della persona de' Giudei, come se
così avessino vendicato l'ingiuria del Nostro Signore contro di loro, ella
sarebbe certo bellissima tra tutte le cose d'Andrea. Al quale, se la natura

avesse dato gentilezza nel colorire, come ella gli diede invenzione e
disegno, egli sarebbe veramente stato tenuto maraviglioso.

Dipinse in Santa Maria del Fiore l'imagine di Niccolò da Tolentino a cavallo,
e perché lavorandola un fanciullo che passava dimenò la scala, egli venne
in tanta còlera, come bestiale uomo che egli era, che sceso gli corse dietro
insino al canto de' Pazzi. Fece ancora nel cimitero di S. Maria Nuova in fra

l'Ossa un Santo Andrea che piacque tanto, che gli fu fatto poi dipignere nel
reffettorio dove i servigiali et altri ministri mangiano, la cena di Cristo con
gl'Apostoli, per lo che acquistato grazia con la casa de' Portinari e con lo
spedalingo, fu datogli a dipignere una parte della cappella maggiore,

essendo stata allogata l'altra ad Alesso Baldovinetti, e la terza al molto
allora celebrato pittore Domenico da Vinezia, il quale era stato condotto a
Firenze per lo nuovo modo che egli aveva di colorire a olio.

Attendendo dunque ciascuno di costoro all'opera sua, aveva Andrea
grandissima invidia a Domenico, perché se bene si conosceva più

eccellente di lui nel disegno, aveva nondimeno per male che, essendo
forestiero, egli fusse da' cittadini carezzato e trattenuto; e tanta ebbe forza
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