Page 461 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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siniscalco di Napoli, Borso et Ercole da Este e molti altri signori et uomini
segnalati per arme e per lettere. Costui meritò per la fama e riputazione
sua in questa arte, essere celebrato da grandissimi uomini e rari scrittori,
perché oltre quello che ne scrisse il Biondo, come si è detto, fu molto

lodato in un poema latino da Guerino Vecchio suo compatriota e
grandissimo litterato e scrittore di que' tempi; del qual poema, che dal
cognome di costui fu intitolato il Pisano del Guerino, fa onorata menzione
esso Biondo. Fu anco celebrato dallo Strozzi vecchio, cioè da Tito

Vespasiano padre dell'altro Strozzi, ambiduoi poeti rarissimi nella lingua
latina. Il padre dunque onorò con un bellissimo epigramma, il qual è in
stampa con gl'altri, la memoria di Vittore Pisano; e questi sono i frutti che
dal viver virtuosamente si traggono. Dicono alcuni che quando costui

imparava l'arte, essendo giovanetto, in Fiorenza, che dipinse nella vecchia
chiesa del tempio, che era dove è oggi la cittadella vecchia, le storie di
quel pellegrino a cui andando a San Iacopo di Galizia, mise la figliuola d'un
oste una tazza d'argento nella tasca, perché fusse come ladro punito, ma

fu da S. Iacopo aiutato e ricondotto a casa salvo; nella qual opera mostrò
Pisano dover riuscire, come fece, eccellente pittore. Finalmente assai ben
vecchio passò a miglior vita. E Gentile avendo lavorato molte cose in Città
di Castello, si condusse a tale, essendo fatto parletico, che non operava più

cosa buona. In ultimo consumato dalla vecchiezza, trovandosi d'ottanta
anni si morì.

Il ritratto di Pisano, non ho potuto aver di luogo nessuno. Dissegnarono
ambiduoi questi pittori molto bene, come si può vedere nel nostro libro,
etc.



FINE DELLA VITA DI GENTILE DA FABRIANO E DI VITTORE PISANO
VERONESE
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