Page 486 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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s'intende, fu collocata la detta tavola in quella chiesa dopo la morte del
Costa, il quale avendo finita la sua vita in Mantoa, nella quale città sono
poi stati sempre i suoi descendenti, volle in questa chiesa aver per sé e per
i suoi successori la sepoltura. Fece il medesimo molte altre pitture delle
quali non si dirà altro, essendo a bastanza aver fatto memoria delle
migliori. Il suo ritratto ho avuto in Mantoa da Fermo Ghisoni pittor
eccellente, che mi affermò quello esser di propria mano del Costa, il quale
disegnò ragionevolmente, come si può vedere nel nostro libro in una carta
di penna in carta pecora, dove è il giudizio di Salamone et un San Girolamo
di chiaro scuro, che sono molto ben fatti.
Furono discepoli di Lorenzo, Ercole da Ferrara suo compatriota, del quale si
scriverà di sotto la vita, e Lodovico Malino similmente ferrarese, del quale
sono molte opere nella sua patria et in altri luoghi, ma la migliore che vi
facesse fu una tavola, la quale è nella chiesa di San Francesco di Bologna,
in una cappella vicina alla porta principale; nella quale è quando Gesù
Cristo, di dodici anni, disputa co' Dottori nel tempio. Imparò anco i primi
principii dal Costa il Dosso vecchio da Ferrara, dell'opere del quale si farà
menzione al luogo suo. E questo è quanto si è potuto ritrarre della vita et
opere di Lorenzo Costa ferrarese.