Page 591 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Marco, in testa all'udienza, dipinse un S. Marco che predica in sulla piazza,
ritraendovi la facciata della chiesa, e fra la moltitudine degl'uomini e delle
donne che l'ascoltano, turchi, greci e volti d'uomini di diverse nazioni, con
abiti stravaganti. Nel medesimo luogo, dove fece in un'altra storia S. Marco

che sana un infermo, dipinse una prospettiva di due scale e molte loggie.
In un altro quadro vicino a questo fece un S. Marco che converte alla fede
di Cristo una infinità di popoli, et in questo fece un tempio aperto e sopra
un altare un Crucifisso; e per tutta l'opera diversi personaggi con bella

varietà d'arie, d'abiti e di teste.
Dopo costui, seguitò di lavorare nel medesimo luogo Vittore Bellini, che vi

fece, dove in una storia S. Marco è preso e legato, una prospettiva di
casamenti che è ragionevole e con assai figure, nelle quali imitò i suoi
passati. Dopo costoro fu ragionevole pittore Bartolomeo Montagna
vicentino, che abitò sempre in Vinezia e vi fece molte pitture; et in Padova

dipinse una tavola nella chiesa di S. Maria d'Artone. Parimente Benedetto
Diana fu non meno lodato pittore che si fussero i sopra scritti, come in fra
l'altre sue cose lo dimostra l'opere che sono di sua mano in Vinezia, in S.
Francesco della Vigna, dove all'altare di S. Giovanni fece esso santo ritto in

mezzo a due altri Santi, che hanno in mano ciascuno un libro.
Fu anco tenuto in grado di buon maestro Giovanni Buonconsigli, che nella

chiesa di S. Giovanni e Paulo, all'altare di S. Tomaso d'Aquino, dipinse quel
Santo circondato da molti ai quali legge la scrittura sacra, e vi fece una
prospettiva di casamenti che non è se non lodevole. Dimorò anco quasi

tutto il tempo di sua vita in Vinezia Simon Bianco, scultore fiorentino, e
Tullio Lombardo molto pratico intagliatore.
In Lombardia parimente sono stati eccellenti Bartolomeo Clemento da

Reggio et Agostino Busto scultori. E nell'intaglio Iacopo Davanzo milanese
e Gasparo e Girolamo Misceroni. In Brescia fu pratico e valentuomo nel
lavorare in fresco Vincenzio Verchio, il quale per le belle opere sue

s'acquistò grandissimo nome nella patria. Il simile fece Girolamo
Romanino, bonissimo pratico e disegnatore, come apertamente dimostrano
l'opere sue fatte in Brescia et intorno a molte miglia. Né fu da meno di
questi, anzi gli passò, Alessandro Moretto, delicatissimo ne' colori e tanto
amico della diligenza, quanto l'opere da lui fatte ne dimostrano.

Ma tornando a Verona, nella quale città sono fioriti et oggi fioriscono più

che mai eccellenti artefici, vi furono già Francesco Bonsignori e Francesco
Caroto eccellenti; e dopo, maestro Zeno veronese, che in Arimini lavorò la
tavola di S. Marino e due altre con molta diligenza. Ma quello che più di
tutti gl'altri ha fatto alcune figure di naturale che sono maravigliose, è

stato il Moro veronese, o vero come altri lo chiamavano, Francesco
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