Page 595 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI LUCA SIGNORELLI DA CORTONA PITTORE
Luca Signorelli, pittore eccellente del quale secondo l'ordine de' tempi
devemo ora parlarne, fu ne' suoi tempi tenuto in Italia tanto famoso e
l'opere sue in tanto pregio, quanto nessun'altro in qualsivoglia tempo sia
stato già mai; perché nell'opere che fece di pittura, mostrò il modo di fare
gl'ignudi, e che si possono sì bene con arte e difficultà far parer vivi. Fu
costui creato e discepolo di Pietro dal Borgo a Sansepolcro, e molto nella
sua giovanezza si sforzò d'imitare il maestro, anzi di passarlo; mentre che
lavorò in Arezzo con esso lui, tornandosi in casa di Lazzero Vasari suo zio,
come s'è detto, imitò in modo la maniera di detto Pietro, che quasi l'una
dall'altra non si conosceva. Le prime opere di Luca furono in San Lorenzo
d'Arezzo, dove dipinse, l'anno 1472, a fresco la cappella di S. Barbara; et
alla Compagnia di S. Caterina, in tela a olio, il segno che si porta a
processione, similmente quello della Trinità, ancora che non paia di mano
di Luca, ma di esso Pietro dal Borgo. Fece in S. Agostino in detta città la
tavola di S. Nicola da Tolentino, con istoriette bellissime, condotta da lui
con buon disegno et invenzione; e nel medesimo luogo fece alla cappella
del Sagramento, due Angeli lavorati in fresco. Nella chiesa di S. Francesco
alla cappella degl'Acolti fece per Messer Francesco, dottore di legge, una
tavola nella quale ritrasse esso Messer Francesco et alcune sue parenti; in
questa opera è un S. Michele che pesa l'anime, il quale è mirabile; et in
esso si conosce il saper di Luca, nello splendore dell'armi, nelle
reverberazioni et insomma in tutta l'opera; gli mise in mano un paio di
bilanze, nelle quali gl'ignudi, che vanno uno in su e l'altro in giù, sono scorti
bellissimi. E fra l'altre cose ingegnose che sono in questa pittura, vi è una
figura ignuda benissimo trasformata in un diavolo, al quale un ramarro
lecca il sangue d'una ferita. Vi è oltre ciò, una Nostra Donna col Figliuolo in
grembo, S. Stefano, S. Lorenzo, una S. Caterina, e due Angeli, che suonano
uno un liuto e l'altro un ribechino, e tutte sono figure vestite et adornate
tanto, che è maraviglia; ma quello che vi è più miracoloso, è la predella
piena di figura piccole de' fatti di detta S. Caterina.
In Perugia ancora fece molte opere, e fra l'altre, in Duomo, per Messer
Iacopo Vannucci cortonese vescovo di quella città, una tavola; nella quale
è la Nostra Donna, S. Nonofrio, S. Ercolano, S. Giovanni Batista e S.
Stefano; et un Angelo che tempera un liuto, bellissimo. A Volterra dipinse
in fresco nella chiesa di S. Francesco, sopra l'altare d'una compagnia, la
Circoncisione del Signore, che è tenuta bella a maraviglia, se bene il Putto
avendo patito per l'umido, fu rifatto dal Soddoma molto men bello che non
era. E nel vero sarebbe meglio tenersi alcuna volta le cose fatte da uomini