Page 598 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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perché conosco non avere a gran pezzo confermata l'openione che ebbe di
me quel buon vecchio; e perché egli intese, sì come era vero, che il sangue
in sì gran copia m'usciva in quell'età dal naso, che mi lasciava alcuna volta
tramortito, mi pose di sua mano un diaspro al collo, con infinita

amorevolezza; la qual memoria di Luca mi starà in eterno fissa nell'animo.
Messa al luogo suo la detta tavola, se ne tornò a Cortona, accompagnato

un gran pezzo da molti cittadini et amici e parenti, sì come meritava la
virtù di lui, che visse sempre più tosto da signore e gentiluomo onorato,
che da pittore. Ne' medesimi tempi, avendo a Silvio Passerini, cardinale di
Cortona, murato un palazzo, un mezzo miglio fuor della città, Benedetto

Caporali, dipintore perugino, il quale, dilettandosi dell'architettura aveva
poco inanzi comentato Vitruvio, volle il detto cardinale che quasi tutto si
dipignesse. Per ché messovi mano Benedetto, con l'aiuto di Maso Papacello
cortonese, il quale era suo discepolo et aveva anco imparato assai da

Giulio Romano, come si dirà, e da Tommaso et altri discepoli e garzoni,
non rifinò che l'ebbe quasi tutto dipinto a fresco. Ma volendo il cardinale
avervi anco qualche pittura di mano di Luca, egli così vecchio et impedito
dal parletico, dipinse a fresco nella facciata dell'altare della cappella di quel

palazzo, quando San Giovanni Batista battezza il Salvatore; ma non potette
finirla del tutto, perché mentre l'andava lavorando si morì, essendo vecchio
d'ottantadue anni.

Fu Luca persona d'ottimi costumi, sincero et amorevole con gl'amici, e di
conversazione dolce e piacevole con ognuno, e sopratutto cortese a

chiunche ebbe bisogno dell'opera sua e facile nell'insegnare a' suoi
discepoli. Visse splendidamente e si dilettò di vestir bene; per le quali
buone qualità fu sempre nella patria e fuori in somma venerazione. Così col
fine della vita di costui, che fu nel 1521, porremo fine alla Seconda Parte di
queste vite, terminando in Luca come in quella persona che col

fondamento del disegno e delli ignudi particolarmente e con la grazia della
invenzione e disposizione delle istorie aperse alla maggior parte delli
artefici la via all'ultima perfezzione dell'arte, alla quale poi poterono dar

cima quelli che seguirono, de' quali noi ragioneremo per inanzi.


IL FINE DELLA SECONDA PARTE




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