Page 615 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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via buona e santa religione cristiana, e poi con molti pianti, confesso e
contrito, se bene e' non poteva reggersi in piedi, sostenendosi nelle braccia
di suoi amici e servi, volse divotamente pigliare il santissimo Sacramento
fuor del letto. Sopragiunseli il re che spesso et amorevolmente lo soleva

visitare; per il che egli per riverenza rizzatosi a sedere sul letto, contando il
mal suo e gli accidenti di quello mostrava tuttavia quanto avea offeso Dio
e gli uomini del mondo, non avendo operato nell'arte come si conveniva.
Onde gli venne un parossismo messaggero della morte. Per la qual cosa

rizzatosi il re e presoli la testa per aiutarlo e porgerli favore, acciò che il
male lo allegerisse, lo spirito suo, che divinissimo era, conoscendo non
potere avere maggiore onore, spirò in braccio a quel re nella età sua d'anni
75. Dolse la perdita di Lionardo fuor di modo a tutti quegli che l'avevano

conosciuto, perché mai non fu persona, che tanto facesse onore alla
pittura. Egli con lo splendor dell'aria sua, che bellissima era, rasserenava
ogni animo mesto, e con le parole volgeva al sì et al no ogni indurata
intenzione. Egli con le forze sue riteneva ogni violenta furia; e con la destra

torceva un ferro d'una campanella di muraglia et un ferro di cavallo, come
se fusse piombo. Con la liberalità sua raccoglieva e pasceva ogni amico
povero e ricco, pur che egli avesse ingegno e virtù.

Ornava et onorava con ogni azzione qualsivoglia disonorata e spogliata
stanza; per il che ebbe veramente Fiorenza grandissimo dono nel nascere
di Lionardo, e perdita più che infinita nella sua morte. Nell'arte della pittura

aggiunse costui alla maniera del colorire ad olio una certa oscurità; donde
hanno dato i moderni, gran forza e rilievo alle loro figure. E nella statuaria
fece pruove nelle tre figure di bronzo che sono sopra la porta di S. Giovanni
da la parte di tramontana fatte da Giovan Francesco Rustici, ma ordinate

co 'l consiglio di Lionardo, le quali sono il più bel getto e di disegno e di
perfezzione, che modernamente si sia ancor visto. Da Lionardo abbiamo la
notomia de' cavalli e quella degli uomini assai più perfetta. Laonde per
tante parti sue sì divine, ancora che molto più operasse con le parole che

co' fatti, il nome e la fama sua non si spegneranno già mai. Per il che fu
detto in lode sua da Messer Giovanbatista Strozzi così:


Vince costui pur solo

tutti altri; e vince Fidia e vince Apelle;

e tutto il lor vittorioso stuolo.



Fu discepolo di Lionardo Giovanantonio Boltraffio milanese, persona molto
pratica et intendente, che l'anno 1500 dipinse in nella chiesa della
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