Page 759 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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quanto aiuto egli sarebbe stato ad Antonio da San Gallo; perché, se bene
Antonio fece quello che si vede, avrebbe nondimeno (come si crede)
meglio veduto in compagnia di Baldassarre alcune difficultà di quell'opera.
Rimase erede di molte cose di Baldassarre Sebastiano Serlio bolognese, il

quale fece il terzo libro dell'architetture et il quarto dell'antichità di Roma
misurate, et in questi le già dette fatiche di Baldassarre furono parte
messe in margine e parte furono di molto aiuto all'autore. I quali scritti di
Baldassarre rimasero per la maggior parte in mano a Iacopo Melighino

ferrarese, che fu poi fatto architetto da papa Paulo detto nelle sue
fabbriche; et al detto Francese Sanese, stato suo creato e discepolo, di
mano del quale Francesco è in Roma l'arme del cardinale di Trani in
Navona molto lodata et alcune altre opere. E da costui avemo avuto il

ritratto di Baldassarre e notizia di molte cose che non potei sapere quando
uscì la prima volta fuori questo libro. Fu anco discepolo di Baldassarre
Virgilio Romano, che nella sua patria fece a mezzo Borgo Nuovo una
facciata di granito con alcuni prigioni e molte altre opere belle. Ebbe anco

dal medesimo i primi principii d'architettura Antonio del Rozzo, cittadino
sanese, et ingegneri eccellentissimo. E seguitollo parimente il Riccio,
pittore sanese, se bene ha poi imitato assai la maniera di Giovan Antonio
Soddoma da Vercelli. Fu anco suo creato Giovambatista Peloro, architetto

sanese, il quale attese molto alle matematiche ed alla cosmografia e fece
di sua mano bussole, quadranti e molti ferri e stromenti da misurare, e
similmente le piante di molte fortificazioni, che sono per la maggior parte
appresso maestro Giuliano orefice sanese, amicissimo suo. Fece questo

Giovambatista al Duca Cosimo de' Medici tutto di rilievo e bello affatto il
sito di Siena, con le valli e ciò che ha intorno a un miglio e mezzo, le mura,
le strade, i forti et insomma del tutto un bellissimo modello. Ma perché era
costui instabile, si partì, ancor che avesse buona provisione da quel

principe, e, pensando di far meglio, si condusse in Francia dove, avendo
seguitato la corte senza alcun frutto molto tempo, si morì finalmente in
Avignone. Ma ancor che costui fusse molto pratico et intendente architetto,
non si vede però in alcun luogo fabbriche fatte da lui o con suo ordine,

stando egli sempre tanto poco in un luogo, che non si poteva risolvere
niente; onde consumò tutto il tempo in disegni, capricci, misure e modelli.
Ha meritato nondimeno, come professor delle nostre arti, che di lui si
faccia memoria.

Disegnò Baldassare eccellentemente in tutt'i modi e con gran giudizio e
diligenza, ma più di penna, d'acquerello e chiaro scuro che d'altro, come si

vede in molti disegni suoi, che sono appresso gl'artefici e particolarmente
nel nostro libro in diverse carte: in una delle quali è una storia finta per
capriccio, cioè una piazza piena d'archi, colossi, teatri, obelisci, piramidi,
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