Page 757 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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anco molto straziato e tormentato: per che, avendo egli l'aspetto grave,
nobile e grazioso, lo credevano qualche gran prelato travestito, o altro
uomo atto a pagare una grossissima taglia. Ma finalmente, avendo trovato
quegli impiissimi barbari che egli era un dipintore, gli fece un di loro, stato

affezionatissimo di Borbone fare il ritratto di quel sceleratissimo capitano
nimico di Dio e degli uomini, o che gliele facesse vedere così morto o in
altro modo che glielo mostrasse con disegni o con parole. Dopo ciò,
essendo uscito Baldassarre delle mani loro, imbarcò per andarsene a Porto

Ercole e di lì a Siena, ma fu per la strada di maniera sua ligato e spogliato
d'ogni cosa, che se n'andò a Siena in camicia. Nondimeno, essendo
onoratamente ricevuto e rivestito dagl'amici, gli fu poco appresso ordinato
provisione e salario dal publico, acciò attendesse alla fortificazione di

quella città, nella quale dimorando ebbe due figliuoli, et oltre quello che
fece per il publico, fece molti disegni di case ai suoi cittadini, e nella chiesa
del Carmino il disegno dell'ornamento dell'organo, che è molto bello.
Intanto venuto l'essercito imperiale e del papa all'assedio di Firenze, Sua

Santità mandò Baldassarre in campo a Baccio Valori comissario, acciò si
servisse dell'ingegno di lui ne' bisogni del campo e nell'espugnazione della
città. Ma Baldassarre, amando più la libertà dell'antica patria che la grazia
del Papa, senza temer punto l'indignazione di tanto Pontefice, non si volle

mai adoperare in cosa alcuna di momento, di che accortosi il Papa, gli
portò per un pezzo non piccolo odio. Ma finita la guerra, desiderando
Baldassarre di ritornare a Roma, i cardinali Salviati, Triulzi e Cesarino, i
quali tutti aveva in molte cose amorevolmente serviti, lo ritornarono in

grazia del Papa e ne' primi maneggi, onde poté liberamente ritornarsene a
Roma, dove, dopo non molti giorni, fece per i signori Orsini il disegno di
due bellissimi palazzi che furono fabbricati in verso Viterbo, e d'alcuni altri
edifizii per la Paglia. Ma non intermettendo in questo mentre gli studii

d'astrologia, né quelli della matematica e gl'altri, di che molto si dilettava,
cominciò un libro dell'antichità di Roma et a comentare Vitruvio facendo i
disegni di mano in mano delle figure, sopra gli scritti di quell'autore, di che
ancor oggi se ne vede una parte appresso Francesco da Siena, che fu suo

discepolo; dove in alcune carte sono i disegni dell'antichità e del modo di
fabricare alla moderna. Fece anco, stando in Roma, il disegno della casa
de' Massimi girato in forma ovale, con bello e nuovo modo di fabbrica; e
nella facciata dinanzi fece un vestibulo di colonne doriche molto artifizioso

e proporzionato, et un bello spartimento nel cortile e nell'acconcio delle
scale, ma non poté vedere finita quest'opera, sopragiunto dalla morte.

Ma ancor che tante fussero le virtù e le fatiche di questo nobile artefice,
elle giovarono poco nondimeno a lui stesso et assai ad altri, perché, se
bene fu adoperato da papi, cardinali et altri personaggi grandi e ricchissimi,
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