Page 752 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 752
VITA DI BALDASSARRE PERUZZI SANESE PITTORE ET
ARCHITETTO
Fra tutti i doni che distribuisce il cielo ai mortali, nessuno giustamente si
puote o dee tener maggior della virtù e quiete e pace dell'animo, facendoci
quella per sempre immortali e questa beati; e però chi di queste è dotato,
oltre l'obligo che ne dee avere grandisimo a Dio, tra gl'altri, quasi fra le
tenebre un lume, si fa conoscere; nella maniera che ha fatto ne' tempi
nostri Baldassarre Peruzzi pittore et architetto sanese; del quale
sicuramente possiamo dire che la modestia e la bontà che si videro in lui
fussino rami non mediocri della somma tranquillità che sospirano sempre le
menti di chi ci nasce e che l'opere da lui lasciateci siano onoratissimi frutti
di quella vera virtù che fu in lui infusa dal cielo. Ma se bene ho detto di
sopra Baldassarre sanese, perché fu sempre per sanese conosciuto, non
tacerò che, sì come sette città combatterono fra loro Omero, volendo
ciascuno che egli fusse suo cittadino, così tre nobilissime città di Toscana,
cioè Fiorenza, Volterra e Siena, hanno tenuto ciascuna che Baldassarre sia
suo. Ma a dirne il vero, ciascheduna ci ha parte, perciò che essendo già
travagliata Fiorenza dalle guerre civili, Antonio Peruzzi, nobile cittadino
fiorentino, se n'andò, per vivere più quietamente, ad abitare a Volterra: là
dove avendo qualche tempo dimorato, l'anno 1482 prese moglie in quella
città et in pochi anni ebbe due figliuoli, uno maschio chiamato Baldassarre
et una femmina che ebbe nome Virginia. Ora avvenne, correndo dietro la
guerra a costui che null'altro cercava che pace e quiete, che Volterra indi a
non molto fu saccheggiata; perché fu sforzato Antonio fuggirsi a Siena, e lì,
avendo perduto quasi tutto quello che aveva, a starsi assai poveramente.
Intanto, essendo Baldassarre cresciuto, praticava sempre con persone
ingegnose e particolarmente con orafi e disegnatori, per che, cominciatogli
a piacere quell'arti, si diede del tutto al disegno. E non molto dopo morto il
padre, si diede alla pittura con tanto studio, che in brevissimo tempo fece
in essa meraviglioso acquisto imitando, oltre l'opere de' maestri migliori, le
cose vive e naturali; e così facendo qualche cosa, poté con quell'arte
aiutare se stesso, la madre e la sorella e seguitare gli studii della pittura.
Furono le sue prime opere (oltre alcune cose in Siena non degne di
memoria) una capelletta in Volterra appresso alla porta Fiorentina, nella
quale condusse alcune figure con tanta grazia, che elle furono cagione che
fatto amicizia con un pittore volterrano chiamato Piero, il quale stava il più
del tempo in Roma, egli se n'andasse là con esso lui che lavorava per
Alessandro Sesto alcune cose in palazzo. Ma essendo morto Alessandro e