Page 749 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Fece il medesimo Lorenzo per un mercante de' Perini alla Trinità di Roma
una sepoltura con due fanciulli di mezzo rilievo. E d'architettura fece il
disegno di molte case e particolarmente quello del palazzo di Messer
Bernardino Caffarelli; e nella Valle la facciata di dentro e così il disegno

delle stalle et il giardino di sopra, per Andrea cardinale della Valle, dove
accomodò nel partimento di quell'opera colonne basse e capitegli antichi, e
spartì attorno per basamento di tutta quell'opera pili antichi pieni di storie.
E più alto fece sotto certe nicchione un altro fregio di rottami di cose

antiche, e di sopra nelle dette nicchie pose alcune statue pur antiche e di
marmo, le quali se bene non erano intere, per essere quale senza testa,
quale senza braccia et alcuna senza gambe, et insomma ciascuna con
qualche cosa meno, l'accomodò non di meno benissimo, avendo fatto rifare

a buoni scultori tutto quello che mancava. La quale cosa fu cagione che
altri signori hanno poi fatto il medesimo e restaurato molte cose antiche,
come il cardinale Cefis, Ferrara, Farnese e, per dirlo in una parola, tutta
Roma. E nel vero hanno molto più grazia queste anticaglie in questa

maniera restaurate, che non hanno que' tronchi imperfetti e le membra
senza capo o in altro modo difettose e manche.

Ma tornando al giardino detto, fu posto sopra le nicchie la fregiatura che vi
si vede di storie antiche di mezzo rilievo bellissima e rarissima. La quale
invenzione di Lorenzo gli giovò infinitamente, perché passati gl'infortunii di
papa Clemente, egli fu adoperato con suo molto onore et utile; perciò che

avendo il Papa veduto, quando si combatté Castello Santo Agnolo, che due
cappellette di marmo, che erano all'entrare del ponte, avevano fatto
danno, perché standovi dentro alcuni soldati archibugieri amazzavano
chiunche s'affacciava alle mura e con troppo danno, stando essi al sicuro

levavano le diffese, si risolvé Sua Santità levare le dette cappelle e ne'
luoghi loro mettere sopra due basamenti due statue di marmo. E così, fatto
metter su il San Paulo di Paulo Romano, del quale si è in altro luogo
ragionato, fu data a fare l'altra, cioè un San Pietro, a Lorenzetto, il quale si

portò assai bene, ma non passò già quella di Paulo Romano. Le quali due
statue furono poste e si veggiono oggi all'entrata del ponte. Venuto poi a
morte papa Clemente, furono allogate a Baccio Bandinelli le sepolture di
esso Clemente e quella di Leone Decimo et a Lorenzo data la cura del

lavoro di quadro che vi si aveva a fare di marmo; onde egli si andò in
questa opera qualche tempo trattenendo.

Finalmente quando fu creato pontefice papa Paulo III, essendo Lorenzo
molto male condotto et assai consumato, e non avendo altro che una casa,
la quale egli stesso si aveva al Macello de' Corbi fabricato, et aggravato di

cinque figliuoli et altre spese, si voltò la fortuna a ingrandirlo e ristorarlo
per altra via. Perciò che volendo papa Paulo che si seguitasse la fabrica di
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