Page 750 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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San Piero e non essendo più vivo né Baldassarri Sanese, né altri di coloro
che vi avevano atteso, Antonio da San Gallo mise Lorenzo in quell'opera
per architetto, dove si facevano le mura in cottimo a tanto la canna.
Laonde in pochi anni fu più conosciuto e ristorato Lorenzo senza affaticarsi,
che non era stato in molti con mille fatiche, avendo in quel punto propizio
Dio, gl'uomini e la fortuna; e se egli fusse più lungamente vivuto, averebbe
anco molto meglio ristorato que' danni che la violenza della sorte, quando
bene operava, indegnamente gli avea fatto. Ma condottosi all'età d'anni
XLVII si morì di febre l'anno 1541. Dolse infinitamente la morte di costui a
molti amici suoi, che lo conobbero sempre amorevole e discreto; e perché
egli visse sempre da uomo da bene e costumatamente, i deputati di San
Piero gli diedero in un deposito onorato sepolcro e posero in quello lo
infrascritto epitaffio:
SCULPTORI LAURENTIO FLORENTINO
Roma mihi tribuit tumulum, Florentia vitam;
Nemo alio vellet nasci et obire loco.
MDXLI
Vixit annos XLVII. Menses II. Dies XV.
Avendosi Boccaccino cremonese, il quale fu quasi ne' medesimi tempi,
nella sua patria e per tutta Lombardia acquistato fama di raro e
d'eccellente pittore, erano sommamente lodate l'opere sue, quando egli
andato a Roma per vedere l'opere di Michelagnolo tanto celebrate non
l'ebbe sì tosto vedute che quanto poté il più cercò d'avilirle et abbassarle,
parendogli quasi tanto inalzare se stesso quanto biasimava un uomo
veramente nelle cose del disegno, anzi in tutte generalmente
eccellentissimo. A costui dunque essendo allogata la capella di Santa Maria
Traspontina, poi che l'ebbe finita di dipignere e scoperta, chiarì tutti coloro
i quali, pensando che dovesse passare il cielo, non lo videro pur aggiugnere
al palco degl'ultimi solari delle case. Perciò che veggendo i pittori di Roma
la incoronazione di Nostra Donna, che egli aveva fatto in quell'opera con
alcuni fanciulli volanti, cambiarono la maraviglia in riso. E da questo si può
conoscere, che quando i popoli cominciano ad inalzare col grido alcuni più
eccellenti nel nome che nei fatti, è difficile cosa potere, ancora che a
ragione, abbattergli con le parole, insino a che l'opere stesse contrarie in
tutto a quella credenza non discuoprono quello che coloro tanto celebrati
sono veramente. Et è questo certissimo, che il maggior danno che agl'altri
uomini facciano gl'uomini, sono le lodi che si dànno troppo presto agli