Page 755 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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comedia, tanto bella che non è possibile immaginarsi più: perciò che la
varietà e bella maniera de' casamenti, le diverse loggie, la bizzarria delle
porte e finestre e l'altre cose che vi si videro d'architettura, furono tanto
belle intese e di così straordinaria invenzione, che non si può dirne la

millesima parte. A Messer Francesco da Norcia fece, per la sua casa in sulla
piazza de' Farnesi, una porta d'ordine dorico molto graziosa; et a Messer
Francesco Buzio, vicino alla piazza degl'Altieri, una molto bella facciata, e
nel fregio di quella mise tutti i cardinali romani che allora vivevano, ritratti

di naturale, e nella facciata figurò le storie di Cesare, quando gli sono
presentati i tributi da tutto il mondo, e sopra vi dipinse i dodici imperatori, i
quali posano sopra certe mensole e scortano le vedute al disotto in su e
sono con grandissima arte lavorati, per la quale tutta opera meritò

commendazzione infinita. Lavorò in Banchi un'arme di papa Leone, con tre
fanciulli a fresco che di tenerissima carne e vivi parevano; et a fra' Mariano
Fetti, frate del Piombo, fece a Monte Cavallo, nel giardino, un San Bernardo
di terretta, bellissimo. Et alla Compagnia di Santa Caterina da Siena in

strada Giulia, oltre una bara da portar morti alla sepoltura, che è mirabile,
molte altre cose tutte lodevoli; similmente in Siena diede il disegno
dell'organo del Carmino e fece altre cose in quella città, ma di non molta
importanza. Dopo, essendo condotto a Bologna dagl'Operai di San Petronio

perché facesse il modello della facciata di quel tempio, ne fece due piante
grandi e due proffili, uno alla moderna et un altro alla tedesca, che ancora
si serba come cosa veramente rara, per avere egli in prospettiva di
maniera squartata e tirata quella fabrica che pare di rilievo, nella sagrestia

di detto San Petronio. Nella medesima città, in casa del conte
Giovambatista Bentivogli, fece per la detta fabrica più disegni, che furono
tanto belli che non si possono a bastanza lodare le belle investigazioni da
quest'uomo trovate per non rovinare il vecchio, che era murato, e con bella

proporzione congiugnerlo col nuovo. Fece al conte Giovambatista sopra
detto un disegno d'una Natività, con i Magi di chiaro scuro, nella quale è
cosa maravigliosa vedere i cavalli, i carriaggi, le corti dei tre Re, condotti
con bellissima grazia, sì come anco sono le muraglie de' tempii et alcuni

casamenti intorno alla capanna; la quale opera fece poi colorire il conte da
Girolamo Trevigi, che la condusse a buona perfezzione. Fece ancora il
disegno della porta della chiesa di San Michele in Bosco, bellissimo
monasterio de' monaci di Monte Oliveto, fuor di Bologna; et il disegno e

modello del Duomo di Carpi, che fu molto bello e secondo le regole di
Vitruvio con suo ordine fabbricato. E nel medesimo luogo diede principio
alla chiesa di San Niccola, la quale non venne a fine in quel tempo perché
Baldassarri fu quasi forzato tornare a Siena a fare i disegni per le

fortificazioni delle città, che poi furono secondo l'ordine suo messe in
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