Page 883 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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e lodati da ognuno. In Vinezia dipinse la facciata d'una casa vicina al
Carmine, non molto grande, ma ben molto lodata: dove fece una Vinezia
coronata e sedente sopra un lione, insegna di quella republica. [A] Camillo
Trivisano dipinse la facciata della sua casa a Murano, et insieme con Marco
suo figliuolo dipinse il cortile di dentro d'istorie di chiaro scuro bellissime. Et
a concorrenza di Paulo Veronese dipinse nella medesima casa un camerone
che riuscì tanto bello, che gl'acquistò molto onore et utile. Ha lavorato il
medesimo molte cose di minio, et ultimamente in una carta bellissima un
Santo Eustachio che adora Cristo apparitogli fra le corna d'una cervia, e
due cani appresso che non possono essere più belli, oltre un paese pieno
d'alberi che, andando pian piano alontanandosi e diminuendo, è cosa
rarissima. Questa carta è stata lodata sommamente da infiniti che l'hanno
veduta, e particolarmente dal Danese da Carrara, che la vide trovandosi in
Verona a metter in opera la capella de' signori Fregosi, che è cosa
rarissima fra quante ne sieno oggidì in Italia. Il Danese adunque, veduta
questa carta, restò stupefatto per la sua bellezza, e persuase al sopra
detto fra' Marco de' Medici suo antico e singolare amico, che per cosa del
mondo non se la lasciasse uscir di mano, per metterla fra l'altre sue cose
rare che ha in tutte le professioni. Per che avendo inteso Battista che il
detto padre n'aveva disiderio, per la stessa amicizia, la quale sapea che
aveva con il suo suocero tenuta, gliele diede, e quasi lo sforzò, presente il
Danese, ad accettarla. Ma nondimeno gli fu di pari cortesia quel buon
padre non ingrato. Ma perché il detto Battista e Marco suo figliuolo sono
vivi, e tuttavia vanno operando, non si dirà altro di loro al presente.
Ebbe il Moro un altro discepolo chiamato Orlando Fiacco, il quale è riuscito
buon maestro e molto pratico in far ritratti, come si vede in molti che n'ha
fatti bellissimi e molto simili al naturale. Ritrasse il cardinal Caraffa nel suo
ritorno di Germania, e lo rubò a lume di torchi mentre che nel Vescovado di
Verona cenava; e fu tanto simile al vero, che non si sarebbe potuto
migliorare. Ritrasse anco, e molto vivamente, il cardinal Lorena quando
venendo dal Concilio di Trento passò per Verona nel ritornarsi a Roma, e
così li due vescovi Lippomani di Verona, Luigi il zio et Agostino il nipote, i
quali ha ora in suo camerino il Conte Giovambatista della Torre. Ritrasse
Messer Adamo Fumani, canonico e gentiluomo literatissimo di Verona,
Messer Vincenzio de' Medici da Verona, e madonna Isotta sua consorte in
figura di Santa Elena e Messer Niccolò lor nipote. Parimente ha ritratto il
conte Antonio della Torre, il conte Girolamo Canossi et il conte Lodovico et
il conte Paulo suoi fratelli, et il signor Astor Baglioni, capitano generale di
tutta la cavalleria leggera di Vinezia e governatore di Verona, armato
d'arme bianche e bellissimo, e la sua consorte, la signora Ginevra Salviati;
similmente il Palladio, architetto rarissimo, e molti altri. E tuttavia va