Page 890 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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cavaliere in un vecchio raso col capo bianco e senza berretta, con veste
lunga d'oro, come costumavano di portare i cavalieri in que' tempi; la quale
opera per cosa in fresco è molto ben disegnata e condotta. Nella volta poi
di fuori, che è tutta messa a oro, dipinse in certi tondi i quattro Evangelisti,
e nei pilastri dentro e fuori fece varie figure di Santi; e fra l'altre Santa
Elisabetta del terzo Ordine di San Francesco, Santa Elena e Santa Caterina,
che sono figure molto belle, e per disegno, grazia e colorito molto lodate.
Quest'opera dunque può far fede della virtù di Domenico e della
magnificenza di quel cavaliere.
Morì Domenico molto vecchio e fu sepolto in San Bernardino, dove sono le
dette opere di sua mano, lasciando erede delle facultà e della virtù sua
Francesco Morone, suo figliuolo, il quale avendo i primi principii dell'arte
apparati dal padre, s'affaticò poi di maniera che in poco tempo riuscì molto
miglior maestro che il padre stato non era; come l'opere che fece a
concorrenza di quelle del padre chiaramente ne dimostrano.
Dipinse adunque Francesco, sotto l'opera di suo padre, all'altare del Monte
nella chiesa, detta di San Bernardino, a olio le portelle che chiuggono la
tavola di Liberale. Nelle quali, dalla parte di dentro, fece in una la Vergine
e nell'altra San Giovanni Evangelista grandi quanto il naturale, e bellissime
nelle facce che piangono, nei panni et in tutte l'altre parti. Nella medesima
capella dipinse a basso, nella facciata del muro che fa capo al tramezzo, il
miracolo che fece il Signore dei cinque pani e due pesci che saziarono le
turbe: dove sono molte figure belle e molti ritratti di naturale; ma sopra
tutto è lodato un San Giovanni Evangelista che è tutto svelto e volge le
reni in parte al popolo. Appresso fece nell'istesso luogo, allato alla tavola,
nei vani del muro la quale è appoggiata, un San Lodovico vescovo e frate
di San Francesco, et un'altra figura; e nella volta, in un tondo che fora,
certe teste che scortano. E queste opere tutte sono molto lodate dai pittori
veronesi.
Dipinse nella medesima chiesa, fra questa capella e quella de' Medici,
all'altare della Croce, dove sono tanti quadri di pittura, un quadro, che è
nel mezzo sopra tutti, dove è Cristo in croce, la Madonna e San Giovanni,
che è molto bello; e dalla banda manca di detto altare, dipinse in un altro
quadro, che è sopra quello del Carota, il Signore che lava i piedi
agl'Apostoli, che stanno in varie attitudini; nella quale opera dicono che
ritrasse questo pittore se stesso in figura d'uno che serve a Cristo a portar
l'acqua. Lavorò Francesco alla capella degl'Emilii nel Duomo un San Iacopo
e San Giovanni, che hanno in mezzo Cristo che porta la croce, e sono
queste due figure di tanta bellezza e bontà, quanto più non si può
disiderare. Lavorò il medesimo molte cose a Lonico, in una badia de'