Page 892 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Giovanni per questo luogo, fra l'altre cose, un candeliere alto più di
quattordici piedi per lo cero pasquale, tutto di noce, con incredibile
diligenza; onde non credo che per cosa simile si possa veder meglio.
Ma tornando a Francesco, dipinse nella medesima chiesa la tavola che è
alla capella de' conti Giusti, nella quale fece la Madonna e Santo Agostino e
San Martino in abiti pontificali. E nel chiostro fece un Deposto di croce con
le Marie et altri Santi che per cose a fresco in Verona sono molto lodate.
Nella chiesa della Vettoria dipinse la capella de' Fumanelli, sotto il
tramezzo che sostiene il coro, fatto edificare da Messer Niccolò de' Medici
cavaliere, e nel chiostro una Madonna a fresco. E dopo ritrasse di naturale
Messer Antonio Fumanelli, medico famosissimo per l'opere da lui scritte in
quella professione. Fece anco a fresco sopra una casa, che si vede quando
si cala il ponte delle Navi per andar a San Polo, a man manca, una
Madonna con molti Santi che è tenuta, per disegno e per colorito, opera
molto bella. Et in Brà, sopra la casa de' Sparvieri, dirimpetto all'orto de'
frati di San Fermo, ne dipinse un'altra simile. Altre cose assai dipinse
Francesco, delle quali non accade far menzione essendosi dette le migliori;
basta che egli diede alle sue pitture grazia, disegno, unione e colorito vago
et acceso quanto alcun altro.
Visse Francesco anni cinquantacinque e morì a dì sedici di maggio 1529, e
fu sepolto in San Domenico accanto a suo padre, e volle essere portato alla
sepoltura vestito da frate di San Francesco. Fu persona tanto da bene e
così relligiosa e costumata, che mai s'udì uscire di sua bocca parola che
meno fusse che onesta.
Fu discepolo di Francesco e seppe molto più che il maestro Paulo
Cavazzuola veronese, il quale fece molte opere in Verona: dico in Verona,
perché in altro luogo non si sa che mai lavorasse. In San Nazzario, luogo
de' monaci neri in Verona, dipinse molte cose a fresco, vicino a quelle di
Francesco suo maestro, che tutte sono andate per terra nel rifarsi quella
chiesa dalla pia magnanimità del reverendo padre don Mauro Lonichi,
nobile veronese et abbate di quel monasterio. Dipinse similmente a fresco,
sopra la casa vecchia de' Fumanelli nella via del Paradiso, la Sibilla che
mostra ad Augusto il Signor Nostro in aria nelle braccia della Madre; la
quale opera, per delle prime che Paulo facesse, è assai bella. Alla capella
de' Fontani, in Santa Maria in Organi, dipinse, pure a fresco, due Angioli nel
di fuori di detta capella, cioè San Michele e San Raffaello. In Santa
Eufemia, nella strada dove risponde la capella dell'Angelo Raffaello, sopra
una finestra che dà lume a un ripostiglio della scala di detto Angelo,
dipinse quello, et insieme con esso Tobia, guidato da lui nel viaggio, che fu
bellissima operina. A San Bernardino fece, sopra la porta del Campanello,